“Per il Foggia Estate 2024 -il cartellone estivo di spettacoli ed eventi- abbiamo scelto, in marcata discontinuità con le precedenti amministrazioni, di procedere con un avviso pubblico per garantire assoluta trasparenza e favorire la partecipazione delle imprese e dei talenti locali che operano in un comparto per noi prezioso.
A parità di risorse di bilancio, rispetto al 2023 abbiamo portato a 50mila euro il budget e raddoppiato la soglia per progetto. Scelte politiche che rivendichiamo con orgoglio.
Questa avrebbe dovuto essere la notizia: suscita clamore invece un riferimento al Comune di Bologna comparso nei metadati, le informazioni inerenti un file che non erano state modificate (ma non nel testo e nel contenuto del file stesso).
Per chiarezza e per rispetto della verità, nella pubblica amministrazione qualsiasi bando viene pubblicato in formato aperto, perché sia fruibile e accessibile a chiunque. Esistono migliaia di bandi simili in Italia, perché sono analoghe le procedure espressamente previste dalle normative vigenti e le ‘best pratictes’ possono essere condivise e circolare in maniera costruttiva.
Nel caso specifico sollevato, il Servizio Cultura del Comune di Foggia, che ringraziamo per la qualità e quantità del lavoro prodotto nonostante una significativa carenza di organico, ha visionato numerosi bandi prima di predisporre l’Avviso Pubblico per progetti e proposte da inserire nel programma del Foggia Estate 2024. Unicamente per produrre il miglior atto possibile, non per copiare alcunché.
Quello di Bologna è diventato il riferimento più valido e in linea con l’impronta da noi impressa all’azione amministrativa, ma è da considerare semplicemente come base di partenza, perché poi il bando è a pieno titolo del Comune di Foggia, specifico, redatto in conformità agli obiettivi tracciati dall’amministrazione e con una serie di elementi inerenti la nostra realtà.
In allegato alla presente, sottoponiamo alla vostra attenzione entrambi i bandi, quello del Comune di Bologna e quello del Comune di Foggia, così chiunque potrà verificare la fondatezza o meno di quanto asserito, e lo spessore di una polemica evidentemente pretestuosa.
Respingiamo quindi fermamente al mittente qualsiasi accusa di plagio, facili ironie sul “cartellone copia e incolla di Foggia”, e ci riserviamo di adire le vie legali nei confronti di chi scrive di “bando usurpato a Bologna”.
(Nota stampa)
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