Intervento del Consigliere comunale Antonio de Sabato. Crediti: foto di InsideCapitanata.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Foggia, 9 febbraio 2025 – Bari non sarà sciolta, ma restano ombre sulla gestione delle partecipate. A Foggia si concretizzi la Commissione Legalità e Trasparenza.

 

Nota diffusa da Antonio de Sabato.

 

Come era ampiamente prevedibile, il Comune di Bari non sarà sciolto. Questo, tuttavia, non significa che le inchieste in corso siano di poco conto né che non vi saranno provvedimenti per affrontare la gravità della situazione.

 

È ormai chiaro che oltre ad AMTAB, almeno altre due società partecipate saranno interessate da interventi mirati a ripristinare legalità e trasparenza nella gestione, per eliminare le distorsioni emerse dopo lo tsunami giudiziario che ha investito l’amministrazione.

 

Due situazioni differenti

È fondamentale evitare letture distorte della vicenda e paragoni fuorvianti con il caso Foggia. Le due realtà, infatti, sono profondamente diverse.

 

Se da un lato a Bari l’influenza della criminalità organizzata nelle aziende partecipate potrebbe essere stata addirittura più pervasiva rispetto a Foggia, dall’altro, nel capoluogo dauno il condizionamento si è esteso direttamente alla macchina amministrativa, con numerosi esponenti del consiglio comunale coinvolti e quasi tutti organici al centrodestra.

Un esempio significativo è stato il caso della videosorveglianza, che ha visto una forte resistenza all’interno dell’aula consiliare.

Antonio de Sabato
Antonio de Sabato

 

Due riflessioni preliminari

In attesa di leggere la relazione completa sulla situazione di Bari, emergono già due considerazioni chiave:

 

1 – L’azione di Antonio Decaro

Il mancato scioglimento del Comune di Bari è anche il risultato dell’azione antimafia portata avanti negli anni dall’ex sindaco e attuale deputato europeo.

Una gestione trasparente e determinata, che ha garantito un’estraneità della politica locale alle infiltrazioni mafiose, impedendo alla criminalità di condizionare direttamente la vita amministrativa della città.

Una situazione opposta a quella di Foggia, dove l’ex primo cittadino non ha saputo esercitare la stessa autorevolezza e il risultato è stato il commissariamento dell’ente.

 

2 – Le criticità nelle municipalizzate

Le inchieste stanno evidenziando un preoccupante livello di infiltrazione mafiosa nelle aziende pubbliche baresi, che ora sembra estendersi anche all’AMIU. Non è un caso: la gestione dei rifiuti da parte di AMIU Puglia è stata più volte oggetto di critiche anche a Foggia, e le recenti indagini confermano le anomalie. Non si tratta solo dei dati falsati su cui si è basata la richiesta di rinnovo del contratto per nove anni, ma di un quadro più ampio che potrebbe riservare sviluppi ancora più inquietanti.

 

Mentre a Bari si prospetta il commissariamento di AMIU, a Foggia si continua a spendere oltre 40.000 euro in consulenze per “certificare” ciò che i fatti già dimostrano chiaramente: una gestione fallimentare che non può essere difesa a oltranza.

 

Un appello alla coerenza e all’azione concreta

In questo contesto, rinnovo l’invito alla Sindaca di Foggia e alla Presidente del Consiglio comunale affinché diano attuazione a quanto già approvato in aula: la costituzione di una Commissione Legalità, Antimafia e Trasparenza, come già fatto in altri comuni e con il sostegno di Avviso Pubblico.

 

Gli anticorpi contro l’ingerenza mafiosa non si costruiscono con dichiarazioni di principio, ma attraverso un’azione amministrativa forte e concreta. Serve un impegno reale per tradurre lo spirito dell’antimafia in provvedimenti che garantiscano trasparenza, controllo e legalità all’interno delle istituzioni e delle società partecipate.

 

Foggia ha già pagato un prezzo altissimo: è il momento di voltare pagina, senza ambiguità.

 

Antonio De Sabato

Consigliere comunale di Foggia

Vicepresidente della Commissione Cultura

 

(Nota stampa)

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