Al di là dell’aspetto ricreativo che mi porta a farlo il motivo che mi ha spinto ad andarci, soprattutto negli ultimi tempi, è stato quello di poter vedere finalmente diminuito il prezzo dell’ortaggio che amo di più vale a dire il pomodoro.
Quest’anno è successo qualcosa di strano, molto strano.
A metà luglio, infatti, mi sono ritrovato a comprarli ad un prezzo del tutto simile a quello di Aprile.
L’attesa della stagione avanzata è risultata vana visto che nel periodo che reputo giusto vederli vendere a un prezzo adeguato me li sono rivisti affibbiati sborsando la stessa somma.
Eppure, se la memoria non mi inganna, gli stessi pomodori che lo scorso anno acquistavo a 1,00 euro al chilo oggi me li sono ritrovati offerti a 2,50 euro e devo dire che mi è andata anche bene.
Una sola domanda vorrei fare ai lettori: secondo voi è normale tutto questo?
Avrei potuto capire (ma non ne sarei tanto convinto visto che il costo del carburante non è poi così eccessivo) se ad aumentare in maniera vertiginosa fossero stati frutti quali banane e ananas che in Italia non attecchiscono. Ma l’ortaggio più diffuso e coltivato in Italia può valere più del doppio rispetto a 365 giorni fa?
Ma è diventato così oneroso coltivarlo per costare così tanto?
Forse la domanda la dovrei girare a chi dovrebbe garantire sul rispetto del valore umano salvaguardandone l’aspetto economico e non lo fa.
Insomma per quello che costa abbiamo a che fare con un ortaggio che sarebbe bene cambiargli la desinenza portandola a pomod’oro non credete?
(A cura di Mauro Nardella)