E se per Bari e Lecce si sono trovate soluzioni, anche per Foggia vi è la necessità impellente di affrontare e risolvere il tema dell’istituzione della seconda macroarea dipartimentale”.
Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, a margine dei lavori della Commissione Sanità odierna in cui si è svolta l’audizione del direttore generale dell’Asl di Foggia, Antonio Nigri, chiesta dall’esponente meloniano nelle scorse settimane.
De Leonardis spiega: “I regolamenti regionali 13/2009 e 18/2020 individuano due macroaree per la provincia di Foggia con 6 strutture complesse per area (tre mediche e altrettante medico-veterinarie).
A questo si aggiunga il Decreto Ministeriale 77/2022 che individua due dipartimenti, per quel che concerne quelli di prevenzione, per territori di massimo 500mila abitanti, in cui rientra pienamente quello di Capitanata.
Nello specifico – osserva De Leonardis – il regolamento regionale 13/2009 individuava per il Dipartimento di Foggia addirittura tre macroaree, mentre quello 18/2020, alla luce dei ridimensionamenti e del contenimento della spesa, individua due macroaree dipartimentali.
Ad oggi, ne sono attive solo tre mediche e tre veterinarie e, in alcuni casi, non si è ancora provveduto alla nomina dei rispettivi direttori.
Il tutto, in controtendenza rispetto all’attenzione mostrata dall’attuale Governo nazionale per la medicina territoriale, vale a dire il Dipartimento di prevenzione e i Distretti.
Di tutta evidenza – conclude De Leonardis – che ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di non funzionamento della sanità in Capitanata.
Ho dunque sollecitato il direttore generale Nigri a trovare una rapida soluzione.
La mancata attivazione della seconda macroarea, infatti, provoca notevoli disagi ai cittadini e rischia di impedire il raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con conseguenti inefficienze della sanità territoriale, primo baluardo della prevenzione medica”.
(Nota diffusa da Giannicola De Leonardis)