Manfredonia (FG), 6 settembre 2023 – “La notizia della caduta dell’Amministrazione Rotice e del Consiglio comunale di Manfredonia preoccupa e sconcerta la maggior parte dei cittadini con i quali desidero condividere qualche sentimento, approfondimento e provocazione che il momento suggerisce.
Soprattutto spero che questo momento non sia caricato di retorica, di inutili disquisizioni speculative o di enfasi, cose che danno adito a sole chiacchiere, ma intendo aiutare a porre uno sguardo sulla città fatto di concretezza”.
Inizia così la nota diffusa dall’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo con le considerazioni di Padre Franco Moscone dopo la fine dell’amministrazione di Manfredonia guidata dal Sindaco Gianni Rotice.
“Ci sta a cuore come Chiesa la vita della nostra città; vogliamo che la cosa pubblica sia “buona” e che l’aggettivo “buona” corrisponda a vari livelli di azioni concrete nei confronti di tutti i cittadini, delle varie componenti della società, ciascuno nel suo protagonismo e ciascuno nella propria responsabilità civile.
Qualcuno forse si chiederà perché al cuore di un Vescovo, di una Chiesa, interessi parlare di vita pubblica della città.
Qualcuno forse si chiede perché la Chiesa debba parlare di queste cose. Rispondo con le parole dei padri del Concilio Vaticano II, che nella Costituzione Dogmatica Gaudium et Spes hanno esordito affermando: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”.
Si, cari fratelli e sorelle, ricordiamoci di questo incitamento e mettiamoci tutti coraggio ed impegno civico: Manfredonia non ha bisogno di chiacchiere e pettegolezzi, ma di ricerca di verità e dedizione responsabile, di certezza di futuro!
Lo smarrimento per questa improvvisa crisi politica, il post crisi della politica locale che stiamo per vivere, le ferite inferte alla legalità, le lentezze nel ripartire dopo l’esperienza del già sperimentato e lungo Commissariamento della città, non devono farci smettere di credere che esiste ancora il sogno di una “buona” cosa pubblica e che questo sogno, a Manfredonia, è realizzabile con il contributo e l’impegno di tutti.
E nel mentre, sento di esprimere il mio ringraziamento al sindaco Rotice, all’Amministrazione e al Consiglio Comunale uscenti che, dopo l’esperienza del Commissariamento, hanno cercato di riportare la regolare dinamica politica nella vita pubblica e nel perimetro costituzionale.
Invito vivamente tutti alla preghiera per la città di Manfredonia, perché i mesi che ci attendono e separano dalla tornata elettorale non corrispondano a una già sperimentata inattività politica che, non facendo camminare la città e non prendendo le opportune e necessarie decisioni, sia solo caratterizzata da mera contesa elettorale.
Prendiamo tutti per mano, secondo le nostre competenze e professionalità, la nostra amata città e collaboriamo per il bene comune e non per l’interesse di parte.
La politica sia veramente la modalità di esprimere la carità nella cosa pubblica”, conclude Padre Franco Moscone.
Non è mancata la risposta dell’ormai ex Sindaco Gianni Rotice, piena di gratitudine e rispetto per l’Arcivescovo:
“Con la sua solita schiettezza e puntualità Padre Franco ha rappresentato al meglio lo stato di smarrimento in cui questa mattina si è risvegliata Manfredonia, che torna a fare i conti con l’incertezza politico-amministrativa voluta da qualche individualità che tutto a cuore, tranne il vero bene della nostra fragile comunità.
Grazie Padre Franco per le sincere parole di conforto e sostegno espresse anche questa volta nei miei e nei confronti della nostra Amministrazione.
La costante collaborazione e condivisione di idee, proposte e preoccupazioni per la città sono state un fondamentale punto di riferimento nello svolgimento della carica di sindaco.
Grazie Padre Franco per aver condiviso instancabilmente con coraggio questo percorso che ha cercato di far ripartire Manfredonia.
Io come lei non perdo la speranza ed auspico il futuro migliore possibile per la città, vedendo protagonisti persone nuove che agiscano alla luce del sole ed abbiano davvero come unico fine il bene comune e non gli interessi personali sottobanco”, conclude Rotice.