
Il Consigliere Comunale di Foggia, Antonio de Sabato
Foggia, 6 aprile 2025 – Le recenti dichiarazioni del procuratore Antonio Laronga hanno scatenato un acceso dibattito a Foggia, con molti che le hanno accolte come un duro colpo alla morale della città, ma anche come una cruda presa di coscienza della realtà.
Laronga, noto per la sua lunga carriera nella lotta contro la criminalità organizzata, ha espresso una profonda delusione per il clima di apatia e complicità che, secondo lui, avrebbe prevalso nella società foggiana.
Le sue parole, che riflettono una certa rassegnazione, hanno scaturito un acceso dibattito tra cittadini, politici e rappresentanti della società civile. Antonio de Sabato, consigliere comunale di Foggia, ha deciso di rompere il silenzio ed esprimere il suo punto di vista.
“Ho pensato a lungo se rispondere o meno alle parole del procuratore Laronga. Ma il silenzio, stavolta, non mi somiglia”, ha esordito de Sabato, evidenziando la sua necessità di reagire a ciò che considera una visione troppo pessimistica della realtà foggiana.
“Le sue dichiarazioni mi hanno ferito. Mi hanno ferito da foggiano. Mi hanno ferito da persona che, ogni giorno, cerca con fatica e ostinazione di cambiare le cose. Mi hanno ferito perché raccontano una resa. E io alla resa non ci sto.”

De Sabato non nasconde le difficoltà che Foggia ha affrontato, ammettendo le colpe della città e la lunga indifferenza verso il malaffare.
“Foggia ha tante colpe. Abbiamo taciuto troppo a lungo. Abbiamo normalizzato l’abuso, il malaffare, la connivenza. Abbiamo lasciato soli quelli che lottavano, anche magistrati come Laronga. E di questo dobbiamo vergognarci. Ma non tutti”, ha aggiunto, sottolineando che non tutti i cittadini si sono piegati alla rassegnazione.
Il consigliere comunale ha proseguito, evidenziando come, nonostante le difficoltà, esista una parte della città che non si è mai arresa: “Esiste una parte di questa città – piccola, fragile, ma testarda – che non si è mai arresa. Che si alza ogni giorno per dire no. Che si espone, che si sporca le mani, che si mette contro il sistema, anche quando fa paura. Questa parte merita rispetto, non disprezzo.”
Nel suo intervento, de Sabato ha ribadito che i veri nemici della città non sono solo le mafie, ma anche quella “borghesia ipocrita” che spesso ne fa da copertura, creando un sistema che prospera grazie ai silenzi e alle connivenze.
“Sappiamo bene chi sono i veri nemici. Non solo la mafia, ma quella borghesia ipocrita che le fa da copertura. Quella zona grigia dove si mescolano potere, interessi, silenzi”, ha affermato, rivolgendosi indirettamente a quella parte della società che, purtroppo, alimenta il sistema di corruzione e degrado.
Concludendo, de Sabato ha espresso il suo impegno a non cedere alla delusione: “Abbiamo bisogno di chi resta, non di chi se ne va. Di chi lotta, non di chi giudica. Di chi, pur cadendo, continua a crederci. Noi non siamo eroi, è vero. Siamo solo persone che non vogliono più abbassare lo sguardo.”
Le parole di de Sabato si pongono come un invito a non arrendersi, a continuare a sperare e a lottare per una Foggia migliore, nonostante le difficoltà e le tante ombre che la attraversano, soprattutto negli ultimi anni.