La Fontana del Sele Foggia ed il Dr. Enzo Ficarelli

InsideCapitanata.it, Foggia, 21 gennaio 2024 – Fontana del Sele Foggia, fra due mesi, il 21 marzo 2024, il simbolo del capoluogo dauno compirà 100 anni. 

 

Il 21 marzo 1924 è per Foggia una data storica, memorabile indimenticabile.

 

In una splendida prima giornata di primavera del 21 marzo 1924 arrivò l’acqua proveniente dalle sorgenti del Sele, ove sgorgano impetuose alla quota di 420 metri s.l.m., da una parete rocciosa del monte Paflagone, nell’avellinese.

 

Il re Ferdinando II di Borbone nel 1847 nominò una commissione con l’incarico di risolvere il problema endemico della mancanza d’acqua nell’ “arsa e sitibonda Apulia”.

 

L’idea non produsse tuttavia esiti concreti per l’iperbolica spesa preventivata e per le innumerevoli difficoltà intraviste, apparse a tutti insormontabili.

Fontana del Sele Foggia celebrata dal Dr. Enzo Ficarelli, esperto di storia locale e docente dell’Università del Crocese, insegna all’Università Popolare Gaetano Salvemini

 

In seguito alle pressanti richieste delle popolazioni pugliesi, stanche delle epidemie che erano costrette ad affrontare per la carenza di risorse idriche, venne bandito nel 1868 un concorso per la realizzazione di un Acquedotto.

 

 

Vincitore del concorso e vero ideatore della grandiosa opera fu l’ing. salernitano Camillo Rosalba, all’epoca residente a Foggia perché funzionario del Corpo Reale del Genio Civile.

 

Fontana del Sele Foggia

Ebbe un’idea geniale e cioè quella di trasferire in Puglia le acque delle sorgenti del fiume Sele valicando l’Appennino, con un processo di caduta che avrebbe rispettato il massimo dislivello fra punto di partenza e punto di arrivo.

 

 

Il progetto ambizioso e affascinante, accantonato perché ritenuto di difficile realizzazione oltre che costosissimo, venne ripreso molti anni dopo.

 

 

L’on. Matteo Renato Imbriani, eletto nel collegio di Trani, fu l’animatore della battaglia per dissetare la Puglia e trasformare in tal modo il problema da urgenza regionale a vera e propria necessità nazionale.

Fontana del Sele Foggia, il Dr. Enzo Ficarelli illustra la storia

 

A lui, che ogni qualvolta prendeva la parola alla Camera diceva

“Vengo dalla Puglia terra assetata d’acqua e di giustizia”, va il merito di aver presentato nel 1889 la prima proposta di legge per la costruzione dell’Acquedotto i cui lavori ebbero inizio soltanto nel 1906, con una spesa di 125 milioni dell’epoca.

 

Dalla fontana di Piazza di Cavour, quel 21 marzo, il primo zampillo si innalzò al cielo fino a un’altezza di 25 metri alla presenza del sacro tavolo della Madonna dei Sette Veli, portato in processione dinanzi al Prònao dal vescovo Fortunato Maria Farina.

 

 

Erano presenti autorità provinciali e cittadine, il direttore dell’Acquedotto Pugliese Ing. Gaetano Postiglione e una moltitudine di persone festanti e gioiose.

 

Incontenibile e commosso fu l’applauso dei foggiani per i quali l’arrivo dell’acqua in città segnò l’inizio di una nuova era, un’occasione straordinaria di progresso e benessere, una realtà che rendeva abbondante una risorsa preziosissima, fino ad allora faticosamente ricercata e centellinata come un vero e proprio dono del cielo.

 

 

L’evento mobilitò le cronache dell’epoca e la Domenica del Corriere , il più diffuso e prestigioso settimanale nazionale, vi dedicò la copertina del 6 aprile 1924 disegnata dal famoso illustratore vicentino Achille Beltrame.

 

L’arrivo dell’acqua trovò la sua rappresentazione non solo nella fontana del Sele ma anche in quel gioiello artistico che è il palazzo dell’Acquedotto.

Gaetano Postiglione, Presidente dell’Acquedotto dal 1923 al 1932, decise infatti di premiare la grande opera ingegneristica, che definì come la “maggiore del nostro tempo, superba realtà di Tecnica e di lavoro umano”, che aveva permesso l’arrivo dell’acqua in Puglia, con la costruzione di due edifici: uno a Bari perché sede dell’Ente, e uno a Foggia perché Direzione Compartimentale.

 

Fontana e Palazzo furono progettati dal ravennate Ing. Cesare Brunetti che ha disegnato anche le Fontane Virgiliane in Piazza XX Settembre.

 

La fontana simboleggia una conchiglia sistemata sopra una grande stella marina a cinque punte, sorretta da un pilastro centrale in cemento armato posto al centro di una vasca circolare.

Fontana del Sele Foggia

Si disse che era un monumento provvisorio e che dopo l’inaugurazione sarebbe stata smantellata per far posto a una fontana monumentale in bronzo e marmo, mai realizzata.

 

L’Acqua del fiume Sele arrivò a Bari nel 1915, a Taranto nel 1916, a Brindisi nel 1918 e a Lecce nel 1927.

 

 

Le storiche fontane in ghisa presenti in diversi punti della città, firmate Acquedotto Pugliese, recavano la data 1914 e alcune 1915.

 

 

Nelle abitazioni di Foggia, in verità, l’acqua arrivò dopo decenni durante i quali la popolazione continuò ad approvvigionarsi di acqua corrente mediante il rifornimento grazie ad ambulanti detti “Acquarul” i quali, a coloro che non avevano la fontana nei pressi, la portavano contenuta in barilotti di legno detti “mantegne” che svuotavano nelle tradizionali “sarole”.

Dr. Enzo Ficarelli

Piazza Cavour, con i suoi gioielli incastonati, cara a tutti i foggiani, è il simbolo di Foggia, la più bella cartolina della città.

 

 

La Fontana del Sele disegnata dall’Ing. Brunetti oggi, a distanza di 100 anni, resta al suo posto, così come fu inaugurata.

 

Immagini dell’epoca:

Fontana del Sele Foggia
O.le Matteo Renato Imbriani
Ing. Camillo Rosalba
Ing. Gaetano Postiglione

Invito

 

A cura di Enzo Ficarelli, 21 gennaio 2024

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