InsideCapitanata.it, Foggia, 18 settembre 2024 – “Sole a Mezzanotte” è la mostra di Francesco Caggese, in esposizione dal 14 al 21 settembre 2024 al Palazzetto dell’Arte di Foggia.
Attraverso una serie di fotografie molto evocative, Caggese esplora con delicatezza l’inverno della vita, mettendo in luce la bellezza e il bisogno di affetto degli anziani ospiti della “Fondazione Casa di Riposo San Giovanni di Dio Onlus” a Troia.
Il progetto fotografa il continuo fiorire dell’amore e della speranza anche in età avanzata, invitando a riflettere sull’importanza di illuminare e curare i cuori che, nonostante il tempo, continuano a sperare e a generare affetto.
Si riportano di seguito le dichiarazioni per InsideCapitanata.it di Francesco Caggese.
IC: Come è nata questa idea e questa iniziativa?
FC: Nel 2017-2018 ho frequentato l’Istituto italiano di fotografia a Milano e nel corso di reportage dovevo portare un progetto fotografico. Pensai di fotografare una realtà che sin da adolescente avevo più volte visitato poiché il mio parroco ci portava spesso, la casa di riposo per anziani.
Da lì è iniziata una assidua frequentazione della casa di riposo e rimasi colpito dalla tenerezza degli anziani. Notai che il loro linguaggio è quello del cuore e che, nonostante fossero in una fase terminale della loro vita terrena, quindi nella loro mezzanotte, esplodevano di gioia quando qualcuno li andava a trovare, specie se fossero i loro familiari.
Quindi l’idea nasce dal desiderio di raccontare il bisogno di affetto di chi, nonostante l’inverno della mente e del corpo, ha sempre il cuore in fiore.
IC: Parli della sua passione per la fotografia.
FC: La passione per la fotografia è stata per me un lento innamoramento perché ho iniziato a scattare a 25 anni quando comprai una macchina compatta ma me ne innamorai a 30 anni quando iniziai a voler dare una formazione alla mia passione.
Da lì in poi iniziai a sperimentare diversi generi di fotografia fino a quando notai che mi piaceva “raccontare” attraverso la fotografia.
Il mio primo racconto sotto forma di diario fotografico nacque in un viaggio di missione umanitaria in Mozambico.
Al rientro di quella missione partorii il desiderio di comprare una reflex e approfondire sempre più il mio percorso di studi e di voler usare la fotografia per parlare di cose belle, di speranza, di amore, ma anche per parlare alle coscienze su temi delicati.
Con la fotografia mi piace raccontare storie perché si contagi l’amore, si irradi il bene, si coltivi la speranza, si diffonda la gioia e, annunziando le sue meraviglie, si renda gloria a Dio.
IC: Una riflessione sul tema della mostra fotografica.
FC: Come ho detto prima, l’idea nasce dal desiderio di raccontare il bisogno di affetto degli anziani, di non essere lasciati soli. Sia che si tratti di una casa di riposo che nella propria casa.
Non esiste inverno che impedisca ai fiori di sbocciare in primavera. Una pianta riesce a generare sempre fiori bellissimi, anche quando ha vissuto molti frammenti di vita, se ce ne si prende cura.
Il corpo invecchia, la mente può perdere la sua limpidezza ma la linfa che alimenta la vita di ogni creatura, l’amore, non muore mai!
I ricordi dei giorni passati sono vivi nei loro cuori e sono un dono prezioso che spesso non sappiamo apprezzare. Spesso non c’è spazio per i freschi ricordi quotidiani che sembrano resettarsi dopo solo qualche istante e la nebbia invernale della vita si pone davanti ai loro occhi permettendogli di vedere solo con gli occhi del cuore. Viaggiano nel passato dei ricordi sui quali l’amore ha posto il proprio indelebile marchio: la famiglia.
Sono occhi che sperano la segreta speranza di vedere qualcuno che li vada a trovare e che gli riscaldi il cuore.
C’è ancora tanto amore che possono generare e i loro cuori possono ringiovanire di fronte all’amore.
Non lasciamoli soli sul finire del giorno, ma illuminiamo la loro mezzanotte. Diamo loro luce affinché possano risplendere così che il calore dell’amore possa accarezzarli nel passaggio di stagione tra l’inverno e l’estate.
IC: La cultura a Foggia.
FC: La cultura è un pilastro importante per lo coesistenza tra gli esseri umani.
Ci permette di apprendere valori, di conoscere diverse realtà, popoli e culture, e ci consente di convivere insieme, rispettando il punto di vista dell’altro.
Innanzitutto ringrazio l’assessora Alice Amatore e il servizio Cultura per avermi concesso la possibilità di portare questa mostra a Foggia e per aver apprezzato questo progetto.
Il territorio foggiano è pieno di bella gente e ricco di grandi valori ed è anche un vivaio di grandi realtà formative, tant’è che i giovani spesso lasciano questa terra per ampliare i propri sogni. La difficoltà sta nel farli rientrare per permettere al nostro territorio di crescere e trasferire maggiori opportunità alle nuove generazioni.
Si dovrebbe valorizzare di più ciò che si ha, tenere di più al bene comune, e supportare maggiormente i giovani per creare nuove opportunità di crescita.
Se si farà rete tra la potenza delle istituzioni, tra l’entusiasmo dei giovani e la saggezza degli anziani, se si punterà maggiormente alle cose belle che si possono fare insieme, allora la cultura aumenterà.
IC: Progetti futuri?
FC: C’è un progetto che ho iniziato in Mozambico e che vorrei poter continuare ma ci sono diverse idee e desideri del mio cuore, vediamo quello che germoglierà.
Mi affido e cammino insieme a Dio Padre, il resto verrà da sè.
Grazie per questa opportunità.
Francesco Caggese: Biografia
Francesco Caggese nasce nel 1981 a Chivasso (TO) e vive a Troia (FG), Italia. È un fotografo che utilizza la fotografia di reportage per raccontare storie. Crede che raccontare attraverso la fotografia sia uno strumento potente in grado di far arrivare un messaggio, suscitare emozioni e parlare alle coscienze. Si dedica alla fotografia umanitaria.
Racconta storie belle ma utilizza la fotografia anche per provare a sensibilizzare la gente su tematiche importanti perché si contagi l’amore, si coltivi la speranza e si renda gloria a Dio. Le sue foto hanno ricevuto riconoscimenti tra cui Emergency, Festival Fotografia Etica di Lodi, Tokyo International Foto Awards, Budapest International Foto Awards, Siena International Photo Awards,
Italian Street Photo Festival, ProWed Award Contest International, Annual Photography Awards,
Neutral Density International Photography Awards, Monovisions Black & White Photography Awards, Monochrome Awards International Black and White Photography Contest. I suoi progetti sono stati pubblicati da Leica Fotografie International, The Guardian, Comboni Fem, Azione Francescana.
Le sue foto sono state esposte a Lodi, Roma, Troia (FG), Foggia. Si è formato all’Istituto Italiano di Fotografia e alla Mood Photography.
A cura di Gianluigi Cutillo, 18 settembre 2024
Video-Intervista: