Foggia, 4 novembre 2024 – Consumatori arrabbiati e pronti a protestare: la sosta a pagamento, un esempio di disuguaglianza e di mancato ascolto, negli incontri abbiamo sempre sostenuto che la stessa deve rispondere alle esigenze reali dei cittadini e non ai “bisogni” della politica.
“La concertazione con le associazioni dei consumatori ed utenti non si esaurisce solo con l’ascolto” è quanto dichiarano Giovanni d’Elia, presidente di Adiconsum e Walter Mancini, presidente di ADCUA.
La commissione straordinaria, incaricata di definire le linee per la sosta a pagamento, ha preso una decisione senza ascoltare le nostre proposte e le nostre ragioni.
Abbiamo avanzato una serie di idee per migliorare le delibere, garantendo la compatibilità tra costi e ricavi, ma la nostra voce è stata ignorata.
Aspettavamo un confronto serio, un dialogo aperto e trasparente, ma non c’è stato. Invece, ci troviamo con decisioni che non tengono conto delle esigenze dei cittadini, a cominciare da una revisione del quadro sansonatorio.
Si possono condividere gli sconti ai giornalisti e forze dell’ordine, ma perché non per i pendolari che lavorano per amministrazioni pubbliche e private, per le categorie protette, per i pensionati a reddito basso residenti nelle zone interessate e molto altro ancora?
Doveva essere un segnale di novità e di cambiamento, ma l’amministrazione ha dimostrato di non essere pronta a mettersi in ascolto e a riconoscere i diritti dei cittadini.
La decisione adottata è un esempio di disuguaglianza e di mancato ascolto, che non può essere accettato.
La nostra richiesta è semplice: un incontro per discutere in dettaglio le nostre proposte e ascoltare le nostre motivazioni.
(Nota stampa)