All’evento, organizzato dal Forum provinciale del Terzo Settore di Foggia e dal CSV Foggia, sono stati invitati a partecipare Nunzio Angiola, Antonio De Sabato, Raffaele Di Mauro, Maria Aida Episcopo e Giuseppe Mainiero.
A condurre il dibattito è stato il giornalista Attilio De Matteis, storico direttore di FoggiaTV.
Al termine dell’incontro, i candidati sindaci del capoluogo dauno si sono impegnati concretamente a sottoscrivere le proposte tematiche avanzate da Forum provinciale del Terzo Settore di Foggia e CSV Foggia, contenute in un documento dettagliato.
Non sono mancate diverse idee costruttive e suggerimenti da parte degli stessi aspiranti alla carica di primo cittadino.
L’iniziativa, molto partecipata, è risultata un bel momento di confronto e condivisione per la città.
La candidata del campo largo Maria Aida Episcopo, assente ieri pomeriggio, ha comunque garantito il suo impegno come gli altri colleghi.
“Il Terzo Settore – hanno spiegato gli organizzatori – riveste un ruolo chiave. Fuori dalle logiche del mercato profit e senza la volontà di sostituirsi all’ente pubblico, il Terzo Settore con tenacia mette insieme, ogni anno, un grandissimo numero di cittadine e cittadini della nostra città, attraverso associazioni, organizzazioni di volontariato, enti di promozione sociale, cooperative, imprese sociali.
Un capitale immenso, in termini di mutualismo, al servizio della nostra comunità e uno strumento di sussidiarietà ormai imprescindibile.
Per queste ragioni, rivolgiamo ai candidati a sindaco della città di Foggia l’appello a sottoscrivere un impegno a realizzare le proposte in tema di cultura, ambiente, co-progettazione e co-programmazione, invecchiamento attivo e apprendimento permanente, servizi socio-educativi, politiche socio-sanitarie, servizio civile universale, sicurezza, sport sociale e valorizzazione del Terzo Settore.
Ovviamente, tali proposte non sono da considerarsi esaustive, ma un primo impegno concreto che viene richiesto ai nostri nuovi amministratori”.
All’evento hanno partecipato gli Enti del Terzo Settore e i cittadini foggiani.
Si riportano di seguito le dichiarazioni rilasciate a InsideCapitanata.it da parte dei candidati sindaci sull’importanza del Terzo Settore a Foggia:
Giuseppe Mainiero
“Le emergenze sociali da cui Foggia è attraversata meritano risposte serie e di lungo respiro.
Ne abbiamo parlato nel corso del confronto dei candidati alla carica di Sindaco di Foggia, promosso dal Forum del Terzo Settore e dal CSV Foggia, che ringrazio per l’invito e per lo straordinario lavoro svolto ogni giorno.
Quello del Terzo Settore è un mondo vitale da cui partire per rilanciare davvero la nostra città.
Abbiamo sottoscritto la piattaforma programmatica di queste due importantissime realtà e aggiunto alcune nostre proposte.
Nei decenni passati questo ambito è stato purtroppo relegato a mero assistenzialismo, spesso anche con metodologie da ricatto elettorale.
Il Piano Sociale di Zona, che vale circa 24 milioni di euro, deve essere il cuore pulsante di una nuova visione delle politiche sociali, che sappia guardare alle nuove povertà, all’emergenza del disagio giovanile e anche alle problematiche connesse ad una popolazione interessata da un sempre più massiccio processo di invecchiamento.
Foggia è sempre stata ed è la città della solidarietà, dell’accoglienza e dell’inclusione.
Le risorse economiche ci sono, ma bisogna saperle spendere, a differenza degli anni scorsi quando purtroppo il Comune ha restituito, non essendo riuscito a spenderli, troppi finanziamenti.
Occorrono visioni e approcci radicalmente diversi, che spalanchino le porte di Palazzo di Città ad una vera e propria ‘rete della solidarietà’, coinvolgendo e rendendo finalmente protagoniste le competenze e le sensibilità del nostro Terzo Settore, uno dei migliori in tutta Italia ripartendo dunque dalle tantissime associazioni che quotidianamente sono in trincea accanto agli ultimi e dalle parrocchie che svolgono la fondamentale funzione di avamposto di legalità e di sostegno a quanti sono in difficoltà soprattutto nelle nostre periferie.
Proprio nelle periferie sarà possibile far nascere luoghi di prevenzione di devianze giovanili, veri e propri presidi sociali, procedendo ad una rifunzionalizzazione degli edifici precedentemente adibiti a scuole e utilizzando anche le strutture scolastiche nelle ore pomeridiane, naturalmente compatibilmente con le attività didattiche.
Abbiamo determinazione ed idee importanti per questo settore, come ad esempio l’attivazione di borse di studio per studenti meritevoli di famiglie indigenti, l’istituzione di un microcredito sociale per nuclei indigenti, l’attivazione dei ‘condomini solidali’, sulla scorta della esperienza di Milano, attraverso cui attivare una rete solidale e di prevenzione del disagio sociale, l’investimento massiccio in educativa domiciliare ed educativa di strada, la creazione di un laboratorio sperimentale di politiche sociali, ed un massiccio sostegno a oratori e parrocchie.
Foggia ha bisogno della creazione di inaugurare con sistematica periodicità gli ‘Stati generali del Terzo Settore’, per costruire una rete che valorizzi idee, competenze ed impegno di ciascuna meravigliosa realtà della città.
Perché nessuno resti indietro”.
Nunzio Angiola
“Foggia è stata deficitaria riguardo i servizi offerti in un ambito così delicato, tanto che negli ultimi tempi sono state chiuse strutture come il centro per gli anziani Palmisano e interrotti servizi come quello dei ‘nonni vigili’.
Dobbiamo invertire questa tendenza garantendo continuità e funzionalità dei servizi alle persone fragili, agli anziani, ai bambini, alle donne vittima di violenza e a tutti coloro che hanno bisogno di un rifugio perché fuggono da una guerra o da situazioni delicate.
Per questo lavoreremo per utilizzare al meglio il Piano Sociale di Zona che andrà stravolto.
Il Terzo Settore è uno dei mondi più importanti per una città sofferente come Foggia.
Per questo cercheremo di dare ad associazioni e cooperative che lo meritano tutti gli strumenti per offrire servizi utili ed il più delle volte necessari”.
Antonio De Sabato
“L’incontro sul terzo settore di ieri è stato molto importante e sentito.
D’altra parte il terzo settore in città rappresenta sicuramente un ruolo chiave fondamentale per la ripartenza e soprattutto per traghettare la città verso un nuovo modello di sviluppo economico e sociale più equo, solidale, sostenibile.
Il capitale umano e il capitale sociale per noi rappresentano una delle sette idee capitali su cui abbiamo fondato e costruito insieme ai cittadini il nostro percorso, il nostro programma politico.
Dall’incontro di ieri sono emerse alcune considerazioni principali.
Innanzitutto ricordiamoci che la povertà in questo Paese è quasi vissuta ormai come una colpa e quindi le attenzioni alle fasce più deboli dei poveri e dei fragili, ormai sono viste quasi come qualcosa di superfluo.
Ecco perché bisogna stare molto attenti, soprattutto quando parliamo di attivazione di bandi e di iniziative ad hoc che possano sostenere un programma di crescita collettivo della nostra comunità. Bisogna incentivare assolutamente queste iniziative.
Il perno su cui fondare tutta l’azione del terzo settore, è sicuramente quello che viene inserito nell’articolo 55 della stessa riforma che impone finalmente come dovere di seguire la co progettazione la co programmazione come metodo e quindi siamo felici di riscoprire che quello che noi abbiamo sempre usato come base del nostro percorso politico del nostro progetto politico è diventato oggi un metodo un po’ per tutti.
Perché riteniamo che sia l’unica ancora di salvezza per una città instaurare un nuovo dialogo tra il pubblico e privato sociale, ecco stimolare questa dialettica tra privato sociale e pubblico, appunto per la gestione dei servizi per intercettare insieme anche altri finanziamenti.
Quindi bisogna assolutamente favorire la co progettazione e la co programmazione.
Poi ovviamente i temi sono tanti: i servizi sociali educativi devono costituire il perno delle politiche a sostegno delle famiglie e sappiamo come siano in sofferenza molte strutture che nella nostra città si dedicano a questo.
I centri diurni ad esempio, mi è giunta voce che sia pronto uno in Via Frascolla praticamente abbandonato e chiuso, quindi andare a fare anche un censimento di tutte quelle che sono le strutture in attive che potrebbero generare nuovo valore sociale.
Ecco perché il nostro pensiero passa sicuramente per una rinascita collettiva della città, valorizzando il terzo settore che non è uno solo un’opportunità. Non è un costo, ma è sicuramente un investimento per il futuro”.
Raffaele Di Mauro
“Sono da sempre sostenitore della produttiva sinergia tra la pubblica amministrazione e il mondo del terzo settore.
Io stesso sono impegnato in attività associative e comprendo il valore del lavoro delle associazioni di volontariato e di promozione sociale, degli enti filantropici delle imprese sociali e di tutte quelle realtà che spesso integrano in modo significativo il lavoro degli enti pubblici, quando non lo sostituiscono del tutto.
Un mondo di generosità e altruismo che garantisce non solo servizi materiali alle comunità, ma anche solidarietà umana e sostegno psicologico a chi si trova in stato di disagio o di necessità.
Abbiamo rilevato le tante incongruenze nei comportamenti dell’amministrazione comunale negli ultimi lustri e noi interverremo per invertire la rotta su tutte le questioni che possono avere riverberi negativi sui beneficiari degli insostituibili servizi erogati.
Per questo, punteremo a fare sistema non solo garantendo la disponibilità e l’efficienza dell’assessorato ai servizi sociali, ma anche con l’applicazione puntuale delle convenzioni in atto e l’ascolto trimestrale dei rappresentanti del comparto in una delle conferenze permanenti di comunità che istituiremo,
Infine, esperendo ogni strada normativa utile, posso garantire che se i foggiani ci accorderranno la loro fiducia, affidandoci la guida della città, la “casa delle associazioni” diventerà una realtà e tutte le articolazioni del terzo settore avranno una sede dignitosa per poter compiere il loro lavoro prezioso e irrinunciabile a favore dell’intera comunità”.
Maria Aida Episcopo
“Carissime e carissimi, vogliate scusare la mia assenza a questa preziosa manifestazione, ma purtroppo impegni pregressi improrogabili non mi permettono di essere con voi.
Ringrazio Antonio Anzivino e Pasquale Marchese per avermi invitata e per avere organizzato questo importante momento di confronto.
Chi mi conosce, sa che la mia vita sociale e lavorativa ha spesso coinciso, in questi anni, con la vita associazionistica della città e quindi permettetemi di dire che il terzo settore è per me come una seconda casa.
Ho letto con attenzione le vostre istanze e non posso fare a meno di notare che molti concetti evidenziati sono perfettamente congruenti con il programma della Coalizione del Campo Largo Progressista che sostiene la mia candidatura.
Sarà mia personale impegno cercare e trovare nei prossimi giorni una data utile per un possibile incontro e, – se la cittadinanza dovesse conferirmi l’incarico di amministrare la nostra città- adoperarmi per far sì che le vostre proposte possano trovare risposte serie e adeguate.
Vi ringrazio ancora per il prezioso lavoro svolto finora”.
Un caro saluto
Maria Aida Episcopo