Le recenti dichiarazioni di Giuseppe Cruciani durante il programma radiofonico “La Zanzara” in merito a Foggia lasciano non solo l’amaro in bocca, ma richiedono una risposta chiara e netta. Affermare che Foggia sia “una delle città più brutte d’Italia” e definirla addirittura la “peggiore” sotto il profilo della sicurezza è non solo riduttivo, ma anche scorretto.
Sicurezza: un problema nazionale, non locale.
Il tema della sicurezza è una questione seria e complessa che non può essere banalizzata con affermazioni così superficiali e sensazionalistiche. La criminalità, purtroppo, è un problema che riguarda l’intero territorio nazionale e non esclusivamente una città o una regione. Basta guardare le statistiche per comprendere che episodi di violenza, rapine o aggressioni si verificano con una frequenza simile in molte altre aree del Paese. Milano, Roma, Napoli, Torino: tutte città in cui gli episodi legati alla criminalità sono purtroppo quotidiani, ma non per questo vengono bollate come “le peggiori d’Italia”.
Qual è il vero problema? La leggerezza con cui, ancora una volta, ci si permette di infangare un’intera città e i suoi cittadini, basandosi su episodi singoli o racconti “de relato”. È facile puntare il dito, seduti comodamente in uno studio radiofonico, senza analizzare i dati reali, senza conoscere a fondo la realtà locale e senza avere alcuna competenza specifica nel settore della sicurezza. Il giornalismo richiede professionalità, competenza e responsabilità. Fare di tutta un’erba un fascio è un esercizio che chiunque può compiere, ma non contribuisce in alcun modo alla risoluzione dei problemi reali.
Che Foggia sia una delle “città più brutte d’Italia” è una dichiarazione altrettanto sconsiderata. Il fascino di una città non può essere ridotto alla somma di episodi negativi o a pregiudizi di chi probabilmente non l’ha mai visitata. Foggia è una città che custodisce un patrimonio storico e culturale di grande valore, con una lunga tradizione che spazia dall’arte all’enogastronomia. Ridurre tutto a un giudizio estetico e superficiale è non solo offensivo, ma dimostra una chiara mancanza di conoscenza e una visione limitata del territorio.
Quello che serve davvero non sono affermazioni da bar, ma un’analisi seria e concreta delle problematiche legate alla sicurezza in Italia. Colpire una singola città e infangare la sua reputazione è un esercizio semplice, ma del tutto inutile. Affrontiamo il problema della sicurezza come una sfida nazionale, con competenza e serietà, senza cadere nella trappola del pregiudizio e della superficialità. Foggia, come ogni altra città italiana, merita rispetto e non sentenze basate su luoghi comuni.
Invito pertanto il giornalista Giuseppe Cruciani a ridimensionare le sue affermazioni e a informarsi meglio prima di parlare pubblicamente. Limitarsi a denigrare una città è segno di immaturità e dimostra quanto certi giudizi siano ancora basati su vecchi stereotipi, piuttosto che su una reale conoscenza dei fatti. Come CITTADINA foggiana, ORGOGLIOSA della mia terra e delle mie radici, chiedo RISPETTO per la MIA CITTÀ e per tutti coloro che ogni giorno lavorano per renderla migliore.
Avv. Vincenza Delli Carri, Dirigente Movimento”Cambia”
(Nota social)