”Il Covid ci ha mostrato con chiarezza che l’architettura istituzionale del Paese non riesce a sostenere 20 sistemi sanitari regionali. Invece di fare tesoro delle criticità emerse durante la pandemia, si concepisce un modello di autonomia differenziata che mette a rischio i livelli essenziali delle prestazioni (Lep) e i principi costituzionali di solidarietà e perequazione. In questo modo, inevitabilmente crescerà il turismo sanitario verso Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Umbria e diminuiranno ancora i ricoveri presso le strutture sanitarie di Capitanata”.
Per il Segretario Generale della UIL FPL Foggia “quello che abbiamo vissuto ci ha insegnato chiaramente che va percorsa la direzione contraria a quella dell’autonomia differenziata: vanno sottratte alle Regioni e restituite in via esclusiva allo Stato alcune competenze strategiche e si deve puntare su un rafforzamento reale dei servizi ai cittadini nei comuni e nelle province”.