Associazione Giovanni Panunzio Eguaglianza Legalità Diritti. Crediti: foto di InsideCapitanata.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Foggia, 22 Marzo , 2025 – E’ sempre importante e necessario parlare di mafia perchè si semina. Magari non si vedranno subito i risultati. Questo mese compiamo 10 anni come associazione. Riteniamo di aver seminato.

Lavorare con i giovani significa non solo fare opera di sensibilizzazione, anche cercare di trasmettere informazioni, storie che possano servire loro per la vita futura, sia che rimarranno a Foggia sia che, costretti, dovessero lasciare questa terra”.

Lo ha detto Dimitri Lioi presidente dell’associazione Giovanni Panunzio (imprenditore edile ucciso dalla mafia a Foggia il 6 novembre del 1992 per aver rifiutato di pagare una maxi tangente alla mafia del posto) in occasione del 21 marzo giornata in cui si ricordano tutte le vittime innocenti delle mafie nel corso di un incontro con gli studenti del liceo scientifico Marconi di Foggia.

 

“Associazione Giovanni Panunzio – Eguaglianza Legalità Diritti” in memoria di Giovanni Panunzio e Mario Nero. Combo immagini dalla pagina Facebook ufficiale dell’associazione Panunzio.

 

“Può una vittima di mafia – continua Lioi – rappresentare un monito. La storia di Panunzio è un pugno nello stomaco per questa città che non è stata all’epoca (nel 1992) inclusiva e non ha saputo proteggere né Panunzio né i suoi familiari, ma che ha fatto un passo indietro magari per paura e lo stesso vale per Mario Nero (testimone di giustizia nel maxi processo Panunzio alla mafia foggiana scomparso nel 2021 ndr) lasciato solo dallo stato e lo stato siamo noi.

Non dobbiamo abbassare la soglia di guardia nei confronti del fenomeno mafioso”.

 

Dimitri Cavallaro Lioi, Presidente dell'Associazione “Giovanni Panunzio Eguaglianza Legalità Diritti” (Immagine dal Profilo Facebook)
Dimitri Cavallaro Lioi, Presidente dell’Associazione “Giovanni Panunzio Eguaglianza Legalità Diritti” (Immagine dal Profilo Facebook)

 

Lioi si rivolge direttamente ai giovani invitandoli “ad amare questa terra. Io sono di Bergamo, ma amo questa terra. Non ho mai capito perchè ci sia l’auto ripulso nei confronti di questa terra bellissima, generosissima, con tante problematiche ma generosissima.

Saper fa memoria non è togliere la polvere da qualche altarino. Memoria è consapevolezza identitaria di un passato che ci appartiene e ci riscatta da tante brutture. Fare memoria significa non abbassare la soglia di guardia ed esigere che il fenomeno mafioso e la violenza venga debellata da questa terra.

 

Dimitri Cavallaro Lioi, Presidente Associazione Giovanni Panunzio, Eguaglianza Legalità Diritti 

 

(Nota stampa)PubblicitàPubblicità

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *