InsideCapitanata.it, Foggia, 7 agosto 2023 – Continua il viaggio di InsideCapitanata.it tra i giovani talenti del capoluogo dauno, un territorio pieno di menti brillanti e volenterose che vanno scoperte, sostenute e valorizzate.
Bisogna ricordare sempre che c’è una parte “fresca e positiva” in Capitanata. Una forza che vuole emergere in una terra dove spesso si evidenziano solo gli aspetti negativi.
Gabriele Cela, 20 anni, è nato a Foggia, dove ha conseguito la maturità classica presso il Liceo V.Lanza.
Eletto rappresentante degli studenti presso la Regione Puglia nel progetto “Giovani in Consiglio”, dal 2019 al 2021 ha rappresentato gli studenti di tutti gli istituti d’istruzione secondaria superiore di Foggia come Consigliere Regionale dei Giovani.
Negli stessi anni si è impegnato in attività di cittadinanza attiva e civismo, portando all’attenzione dei concittadini lo stato d’abbandono di alcuni quartieri di Foggia.
Trasferitosi a Roma nel 2021 come studente universitario nella facoltà di Scienze Politiche, grazie alla sua formazione cattolica e alla sua precedente adesione e collaborazione con l’Azione Cattolica di Foggia, ha aderito al gruppo Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) dell’Università di Roma La Sapienza.
Nel giro di poco tempo ha ricoperto i ruoli di Incaricato Nazionale per la Comunicazione, membro dell’Ufficio Stampa, Segretario-Tesoriere di gruppo, fino all’incarico attualmente affidatogli come Segretario del Consiglio centrale, oltre che membro della redazione di “Ricerca-Nuova Serie di Azione Fucina” rivista della Fuci.
Allo stesso tempo, sin dal primo anno di università, ha avviato una collaborazione con Radio Sapienza, divenendo autore e poi conduttore del programma da lui ideato “Radio πόλις”, in cui si occupa di politica, news e informazione.
Grazie a questa collaborazione è stato inserito nel progetto di ricerca interdisciplinare sull’ influenza dei media durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 2022.
Collabora con “Il Mattino di Puglia e Basilicata”, quotidiano interregionale, diretto da Antonio Blasotta.
Si riportano di seguito le dichiarazioni per InsideCapitanata.it del giovane foggiano Gabriele Cela:
IC: Un pensiero sulla politica oggi ed il rapporto con i cittadini.
GC: “Grazie di cuore per l’invito e per l’opportunità di esprimere brevemente quello che ho osservato e vissuto in prima persona.
Rispetto agli anni precedenti, credo che il rapporto tra politica e cittadini si stia sempre più deteriorando, la distanza aumenta, come la sfiducia in una classe politica che ai più appare autoreferenziale.
Tanti i segnali, uno tra tutti, l’astensionismo crescente alle urne con percentuali di affluenza alle ultime elezioni politiche e amministrative inferiori alla media degli ultimi anni.
Ma anche il diffuso disinteresse che i cittadini mostrano verso la politica, accusata di aver tradito la fiducia degli elettori, non raggiungendo risultati utili, visibili, misurabili.
Si dovrebbe poter scandire un prima e un dopo in termini di efficienza ed efficacia dell’azione politico-amministrativa, ma quello che viene percepito dall’uomo comune, all’inizio e al termine di ogni nuovo insediamento politico-amministrativo è un unico e continuo disinteresse della classe politica, unito all’incapacità di risolvere i problemi.
Alla disaffezione dei cittadini verso la politica, corrisponde quella dei politici verso i problemi reali dei cittadini, dei quali s’interessano moltissimo durante la campagna elettorale, dando l’immagine di una politica utilitaristica, che non giova al rapporto eletto-elettore.
La mia opinione è che dovrebbe esserci un dialogo costante tra amministratori e amministrati, un forte legame con il territorio.
Questa riflessione è frutto di quanto da me osservato negli ultimi anni, ma, vorrei aggiungere,
non è detto, e io non credo, che le cose debbano rimanere tali. Ho molta fiducia in tanti ragazzi della mia età, che decidono di impegnarsi per migliorare il proprio territorio e sono convinto che ce la possono fare”.
IC: Il ruolo dei giovani in politica.
GC: “I giovani hanno un ruolo fondamentale in politica.
Un giovane può portare nuove proposte, nuovi stimoli, nuove energie, idee che una dirigenza di partito talvolta non prende in considerazione, eppure potrebbero essere la chiave di volta, comportare un rinnovamento dei temi oggetto dell’azione politica.
Certo è che il giovane in politica deve essere capace di far valere le proprie idee, non lasciarsi fagocitare dai membri adulti del partito, trattarli con grande rispetto per la loro storia ed il loro impegno, ma proponendo una lente diversa attraverso cui leggere la città, la provincia, la regione, il paese.
E la politica, da parte sua, deve far tesoro dell’entusiasmo del giovane, incoraggiarlo nell’utopico desiderio di voler cambiare il mondo, non, come purtroppo avviene, utilizzarlo per dare un segnale di novità e poi piegarlo alle vecchie e stantie logiche interne alla politica.
Ogni giovane per crescere in politica ha bisogno che qualcuno gli doni la sua esperienza, ma ha anche bisogno di volare con le proprie ali, cosa che non sempre avviene”.
IC: Qual’e il rapporto attuale cattolici-politica e quale potrebbe essere in futuro.
GC: “Il 26 Luglio scorso abbiamo ricordato i 30 anni dallo scioglimento della Democrazia Cristiana, partito di riferimento dell’impegno dei cattolici in politica, che ha dominato lo scenario politico italiano per cinquant’anni.
Dal 26 Luglio 1993 si sono susseguiti una serie di partiti che hanno cercato di raccoglierne l’eredità, ma in realtà nessuno ci è riuscito, né nei risultati elettorali, né negli ideali politici.
Probabilmente si sono avvicinati allo scudo crociato più per raggiungere il potere politico che per realizzare il popolarismo cattolico e assumere l’impegno politico come la “più alta forma di carità”, come disse Pio XI proprio ai ragazzi della Fuci nel 1927 e successivamente San Giovanni Paolo II.
I cattolici in politica al momento sono presenti in tutto l’arco parlamentare, non sempre però il loro voto in Aula o negli organi decisionali è frutto di ideali cattolici, che oggi non sono rappresentati nello scenario politico italiano.
Sarebbe opportuno partire da questo, ogni cattolico impegnato in politica, in cuor suo, deve discernere prima di prendere qualunque decisione, valutare se con quel voto sta rispecchiando o meno i valori cristiani.
Solo dopo questo lavoro interiore, questo impegno, che è in primo luogo verso sè stessi, si potrà parlare della nascita di un nuovo soggetto politico cattolico”.
IC: Oggi esiste un progetto centrista cattolico?
GC: “I politici contemporanei non sono in grado di raccogliere un’eredità di valori così grande.
Vedo che da parte di alcuni membri del clero, come per esempio il Presidente della CEI, Cardinal Zuppi, c’è una spinta perché i cattolici offrano il loro impegno a fare da argine ad una politica che non ascolta le necessità dei cittadini.
Ha ribadito ancora una volta questo, durante l’anniversario della stesura del Codice di Camaldoli, documento programmatico, i cui ideali sono stati ripresi nella stesura della Costituzione e nella nascita della Democrazia Cristiana. Alla luce di questo è importante che ci sia una forte spinta, per riprendere un percorso condiviso”.
IC: Foggia e la Capitanata, cosa fare per cercare di far ripartire il territorio.
GC: “Il nostro territorio ha vissuto, con Federico II di Svevia, momenti di massimo splendore.
Con il tempo, abbiamo capito la nostra ricchezza, culturale, paesaggistica e agroalimentare, ma non sempre siamo riusciti a valorizzarla.
La rinascita di Foggia e della Capitanata rappresentano una sfida per chiunque si impegni nell’amministrazione del territorio.
In primis è necessaria una valorizzazione dei beni culturali, la Sovrintendenza si sta impegnando in tal senso, questo lavoro nel futuro può attrarre turisti e investitori, affascinati dalle bellezze culturali e paesaggistiche.
Inoltre ci sono due aspetti in stretta connessione tra loro: lavoro e sicurezza.
Incentivare la nascita di nuove aziende nel territorio, attraverso finanziamenti regionali e europei, può offrire opportunità a tanti giovani che decidono di rimanere e che scelgono Foggia e provincia come luogo per far crescere i loro progetti.
Questo avrebbe un effetto moltiplicatore sul territorio in termini di ricchezza e di posti di lavoro porterebbe al recupero di giovani disoccupati, disincentivando la microcriminalità e la propensione a delinquere.
IC: Progetti futuri.
GC: “ Sono uno studente universitario, da Settembre inizierà il mio terzo anno di Università.
Continuerò ad impegnarmi, avendo sempre un pensiero e un occhio attento alle vicende della città di Foggia, soprattutto in vista delle elezioni comunali, che sia la volta buona per una rinascita, perché il territorio, i cittadini, il tessuto economico e produttivo ne hanno bisogno.
Grazie di cuore”.
InsideCapitanata.it ringrazia Gabriele Cela per la disponibilità.