InsideCapitanata.it, Foggia, 10 giugno 2023 – La sala del Tribunale di Palazzo Dogana ieri sera ha accolto l’ex premier di origini foggiane Giuseppe Conte.

 

Tante persone tra militanti, esponenti del M5S e semplici simpatizzanti hanno riempito la sala con tanto entusiasmo per una visita che si preannunciava molto partecipata e così è stato.

Entusiasmo per la visita nel capoluogo dauno dell’ex premier foggiano Giuseppe Conte

 

In tanti attendevano delle risposte riguardanti il futuro della città, magari con il nome del candidato Sindaco di Foggia, domande rimaste al momento ancora irrisolte.

 

 

Palazzo Dogana attende Giuseppe Conte

 

Grande delusione per la mancanza di nomi, programmi e di eventuali alleanze tra i curiosi (tanti) e chi attende con ansia e speranza che il capoluogo possa finalmente ripartire con una guida ‘politica’.

 

Un evento incentrato prevalentemente sulla questione legalità con una particolare attenzione alla figura di Giovanni Panunzio, imprenditore vittima della malavita divenuto un esempio, simbolo cittadino della lotta per la giustizia.

 

Tra gli interventi più rilevanti, oltre a quello dell’avvocato e leader del Movimento 5 Stelle originario di Voltura Appula, si segnalano quello dell’ex procuratore antimafia De Raho, oggi politico grillino e quello dell’Onorevole Leonardo Donno, coordinatore regionale del M5S.

L’intervento di Mario Furore

Significativi anche gli interventi dell’eurodeputato foggiano Mario Furore, oggi anche coordinatore del Movimento per la Capitanata e dell’On. Marco Pellegrini.

 

 

 

 

Entusiasmo per la visita nel capoluogo dauno dell’ex premier foggiano Giuseppe Conte

 

“Il capoluogo è un ricordo della mia infanzia e adolescenza, un ricordo sempre caro (Furore cita Via Calvanese). Poi anche quando mi sono trasferito a Roma per l’università ho sempre continuato a seguire le vicende foggiane e questo territorio. Man mano che si sono infittiti gli episodi della malavita confesso che sulle prime pensavo che si trattasse di episodi isolati. Probabilmente questa reazione naturale scaturisce in chi è affezionato alla propria terra. Ma se si seguono dei principi e dei valori scatta subito un allarme.

Questi episodi che si moltiplicano che significato hanno? Capisci che non puoi più scherzare e pensare che la situazione non sia degenerata in modo sistemico”, ha sottolineato durante l’incontro Giuseppe Conte.

 

 

“Ho incontrato i familiari dell’imprenditore Giovanni Panunzio, morto nel 1992. Quando un costruttore viene ucciso per strada per non aver pagato il pizzo non c’è più da scherzare”, ha poi aggiunto l’ex premier.

 

 

“Dopo lo scioglimento del Comune di Foggia per infiltrazioni di stampo mafioso, un condizionamento a tal punto da alterare il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione, chi non prende consapevolezza di questo e non si predispone dalla parte del giusto è uno che non ama la propria città”.

 

 

“Amiamo Foggia e vogliamo ragionare insieme su come fare ripartire questa città”, ha concluso il leader M5S Conte.

 

A cura di Gianluigi Cutillo, 10 giugno 2023

 

 

Foto InsideCapitanata.it:

 

Video (P.Russo):

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