Si tratta della complicità professionale ed esistenziale di Pasquale Di Bacco e Fabrizio Di Loreto. Due uomini che più che cugini sarebbero da definire fratelli.
Due baluardi dell’arte di produrre lavoro che, a dir la verità, un po’ stona con il clima instauratosi negli ultimi anni in Italia.
Persone che le piaghe della vita(diversi sono i vili affronti subìti) le hanno sempre curate con il sudore della fronte e, come diremo più avanti, elargendo amore per il prossimo.
Le parti della giornata che Pasquale e Fabrizio più di tutte hanno imparato ad apprezzare sono quelle che danno un colorito rosso porpora al cielo vale a dire l’alba e il tramonto.
Lo hanno fatto non per i cangianti colori che dipingono il Levante e il Ponente del nostro emisfero ma per la luce che le due fasi solari sono in grado di assicurare.
Quella stessa luce, cioè, che per ovvi e riconosciuti motivi gli permette di trasformare la parola ergonomia in quell’atto pratico del rendimento utile che si chiama dono della terra.
Il tempo del loro adoperarsi per il lavoro essi lo misurano non guardando l’orologio ma orientandosi con l’albeggiare e il tramontare del sole.
La più grande ricchezza non la si ritrova solo nelle loro mani e quello che più colpisce di queste splendide persone sono l’umiltà e l’amore per il prossimo.
Due caratteristiche, queste, che stanno sempre più rendendosi desuete nell’apparato sociologico in generale ma che in loro vegeta in tutto il loro splendore.
Dicevamo del loro amore per la terra e dei i frutti che da essa sanno magicamente trarre.
Non si contano le viti che quotidianamente, con innata cura, “addomesticano” con le loro mani.
Un loro particolare modo talmente eccelso di amare la natura da portarli a trasformare in “oro rosso” o “bianco” ( a seconda del tipo) il vino che dalle stesse viti e con incredibile maestria riescono ad estrarre.
“La nostra azienda è un sogno di famiglia che oggi è diventato realtà -afferma Pasquale -Vini di alta qualità, prodotti rispettando la natura e i suoi tempi.
Vini di atmosfera, che hanno il gusto di un tempo. Che avvolgono e sanno conquistare, con la loro purezza”.
Tutto è nei loro vini. Una passione sconfinata che fa del loro posto di lavoro un luogo di ispirazione e riflessione. Uno di quegli angoli profumati, che creano momenti intensi. Da godere lentamente.
“La natura sa fare benissimo il suo lavoro. Quella stessa natura che noi abbiamo imparato a rispettare” -Continua Pasquale-.
“Svolgiamo il nostro lavoro in armonia con ciò che ci circonda. Senza interferire. E ne cogliamo i frutti. Abbiamo studiato ogni insetto e ogni pianta. C’è chi le chiama erbacce ma per noi sono doni di natura. Il metodo che utilizziamo è quello dell’inerbimento.
Un metodo basato sul rispetto per la natura, sull’assecondarne i ritmi e le stagioni. Ogni erba spontanea è lasciata crescere in vigneto, permettendogli di svolgere il suo importante ruolo nella maturazione dell’uva.
Tutto ha la sua funzione, a volte invisibile ma fondamentale. Ogni filo d’erba, ogni insetto e ogni pianta. Tutto ha il suo ruolo e tutto lavora per il vino.Nelle nostre terre lasciamo che la natura segua il suo corso. La rispettiamo profondamente.
E lei ci ripaga con uva dalle proprietà eccelse. Che noi trasformiamo in un vino di qualità superiore”.
Ulivo e viti simboli della pace e dell’armonia sociale. Caratteristiche che ben si plasmano con i loro modi di essere.
Tuttavia ciò che ha portato Pasquale e Fabrizio a trasformare il loro cuore in una macchina d’amore non è stato il confrontarsi quotidianamente con le essenze della cristianità quali sono appunto viti ed ulivi ma la voglia che da sempre hanno di adoperarsi per le persone sfortunate. Soprattutto se tali sono bambini.
Come si sa il lavoro produce effetti che trova nel guadagno l’essenza assoluta del suo perpetrarsi.
Ovvio dovrebbe essere, quindi, il fatto che più si lavora più ci si dovrebbe arricchire.
Nel caso di Fabrizio e Pasquale, però, la dimostrazione di questa formula la si può ritrovare in quello che più di amabile riescono a fare e cioè sostenendo la causa dei più deboli.
Il più grande desiderio per loro qualora ne avessero la possibilità?
Offrire, come tra l’altro già fanno, il loro sostegno e aiuto ai più sfortunati!
Oggi Fabrizio e Pasquale saranno anche non ricchi dal punto di vista materiale ma quello spirituale possiamo certamente affermare, senza ombra di dubbio, che queste due fantastiche persone valgono tanto oro quanto pesano.
(A cura di Mauro Nardella)
Video:
Foto (Vittoria Di Vitto):