L’Aquila, 7 giugno 2023 – Saremmo partiti in direzione Roma di primo mattino e lo avremmo fatto per manifestare il nostro più totale dissenso nei confronti di una politica amministrativa che sta distruggendo e riducendo a brandelli le aspettative professionali dei tanti poliziotti penitenziari operanti nelle carceri abruzzesi.

La UIL PA Polizia Penitenziaria sospende la protesta in attesa dell’annunciata visita del vice capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Ci saremmo raggruppati sotto il palazzo del potere nazionale dell’Amministrazione Penitenziaria a gridare basta ai diritti calpestati e fortemente messi in discussione da una serie di scelte che non possono essere ulteriormente portate avanti.

Una grave mancanza, quella di operare ovviando alle aspettative dei Baschi blu, che ha portato a spegnere i loro desideri di serenità contribuendo a rendere il clima sempre più invivibile.

Una grave mancanza che sembra sia stata recepita e messa in agenda dal Vice Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria intenzionata così com’è a venire in Abruzzo per tendere la sua mano.

La UIL PA Polizia Penitenziaria sospende la protesta in attesa dell’annunciata visita del vice capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Una decisione che ci ha portati a sospendere la manifestazione indetta per oggi ma solo in attesa di capire cosa avrà da dirci.

Vogliamo credere e per questo confidare nella decisione maturata dal vertice del Dap perché

i sorrisi spenti, i volti oscuri, le vite stressate, il mal di vivere degli agenti attualmente operativi stanno prendendo sempre più il sopravvento facendo da contraltare a un’accozzaglia di dati sulla condizione attuale della vita Penitenziaria che fa davvero venire i brividi.

Sovraffollamento carcerario, turni massacranti, congedi accumulati, politiche di welfare del tutto assenti sono solo alcuni dei parametri che stanno caratterizzando in negativo il vissuto dei poliziotti abruzzesi.

Uomini e donne sempre più anziani ( la vita media in Abruzzo si attesta se non addirittura supera i 50 anni) e alle prese con una escalation di aspettative disattese.

Poliziotti che quando entrano in carcere lo fanno, ora più che mai e per via dei numerosi eventi critici caratterizzanti l’ordinaria quotidianità, col groppo in gola.

Un’amministrazione, quella Penitenziaria, che tutto ha fatto finora fuorché agire per far riaccendere quella fiammella della speranza da tempo dalla stessa colpevolmente spenta.

Da alcuni mesi a questa parte le organizzazioni sindacali di settore stanno dicendo basta a tutto questo.

 

“Purtroppo non c’è peggiore sordo di chi non vuole sentire!

Siamo stufi di essere presi ancora per i fondelli, ragion per cui ascolteremo attentamente ciò che il Vice Capo DAP ci dirà”

” Vogliamo lavorare per vivere e non rischiare di morire lavorando!”

– questo il nostro motto-

Insomma la UIL PA ha tutta l’intenzione di dure basta a quella che è un eufemismo affermare essere una vera e propria tortura amministrativa!!!

Alla Vice Capo Dipartimento inviamo un solo messaggio ” I Poliziotti abruzzesi non possono più aspettare!!!

 

 

Lanciano, 06.06.2023

F.to Ruggero Di Giovanni

Segretario Generale UIL PA Polizia Penitenziaria Abruzzo

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