Rosario Livatino infatti aveva appena 37 anni: venne definito anche “giudice ragazzino” a causa della sua giovane età.
Fin dalla sua morte la Chiesa Cattolica riconobbe l’audacia e il coraggio del giovane giudice nei confronti dello Stato, poiché seguiva i precetti del Vangelo: proprio per questo motivo venne avviata la causa di beatificazione approvata da Papa Bergoglio.
L’iniziativa si è tenuta questa mattina, venerdì 30 giugno 2023, alle ore 10:00, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Economia, Management e Territorio.
L’evento è stato organizzato dall’Università di Foggia in collaborazione con la Pastorale Giovanile Vocazionale della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio.
È stato un momento, colmo di rispetto e commozione, per ricordare il Beato Livatino, ucciso a soli 37 anni per mano della mafia il 21 settembre 1990.
L’incontro dal titolo “Il giudice Rosario Livatino martire di giustizia, esempio di legalità per le nuove generazioni” è stato dedicato alla Comunità accademica e, in particolare, agli studenti e alle studentesse dell’Ateneo foggiano.
Un appuntamento di commemorazione ma anche di confronto, per sensibilizzare i giovani ed i cittadini del capoluogo dauno sull’importanza della cultura della legalità e della lotta ai fenomeni mafiosi attraverso la storia di un uomo esempio di fede e giustizia, primo magistrato beato nella storia della Chiesa Cattolica.
L’evento ha visto anche l’ostensione della reliquia del giudice, la camicia insanguinata indossata al momento del suo assassinio.
Molto significativi gli interventi della dott.ssa Emanuela Vocino, Presidente del Consiglio degli studenti e di Mons. Vincenzo Pelvi, Arcivescovo Metropolita Foggia-Bovino.
Sono intervenuti inoltre: il prof. Lorenzo Lo Muzio, Rettore dell’Università di Foggia, il dott. Ludovico Vaccaro, Procuratore delle Repubblica, il dott. Antonio Buccaro, Presidente Prima sezione civile del Tribunale di Foggia e di fr. Pasquale Cianci, Responsabile della Pastorale Giovanile Vocazionale della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio.
A moderare l’incontro la prof.ssa Francesca Cangelli, Ordinario di Diritto Amministrativo Università di Foggia.
Particolarmente soddisfatto il Rettore Lo Muzio per la risposta positiva da parte degli studenti, giovani nati dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio, molto legati agli eroi simbolo di legalità e giustizia.
È stata ribadita la ferma volontà da parte dell’Ateneo Foggiano di seguire sempre più convintamente un percorso di formazione alla cultura della legalità.
Anche la precendente iniziativa presso il Distum, come sottolineato dal Magnifico Rettore, ha visto partecipazione e senso di legalità da parte dei ragazzi.
In tale occasione erano state piantate delle rose in ricordo dei giudici vittime della criminalità.
A cura di Gianluigi Cutillo, 30 giugno 2023
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