Accoglienza e Integrazione: Un Modello di Solidarietà a Foggia

Accoglienza e Integrazione: Un Modello di Solidarietà a Foggia

Foggia, 31 maggio 2024 – L’arrivo di due giovani migranti siriani a Foggia, accolti dall’Arcivescovo mons. Giorgio Ferretti e da padre Roberto Nesta presso la Parrocchia di “Gesù e Maria”, rappresenta un importante esempio di solidarietà e integrazione.

L’immigrazione come risorsa

Grazie ai corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio, questi giovani hanno trovato un rifugio sicuro, dimostrando come l’immigrazione possa essere una risorsa preziosa per la società.

“La Chiesa costruisce la pace, ponti di dialogo, accoglienza e integrazione”

“La Chiesa costruisce la pace, ponti di dialogo, accoglienza e integrazione”. Con queste parole e tanta gioia nel cuore, mista ad emozione, l’Arcivescovo mons. Giorgio Ferretti con padre Roberto Nesta hanno accolto due giovani migranti siriani giunti a Foggia ieri sera e ospitati presso la Parrocchia di “Gesù e Maria”.

Il tutto è stato possibile grazie ai corridoi umanitari costituiti dalla Comunità di Sant’Egidio che, da sempre, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per l’integrazione e la pace.

Creare corridoi umanitari significa dare la possibilità, a chi fugge dal proprio Paese di origine per motivi di natura economica, politica, di guerra o di fame, di essere accolto ed integrato legalmente in un altro Paese.

Si tratta, dunque, di un’immigrazione positiva che permette di vedere i migranti come una risorsa e non come un problema per la società. Ed è in questa direzione che opera, da anni, la comunità di Sant’Egidio ma anche l’ospitalità garantita presso il Centro di accoglienza attivo nella parrocchia di Gesù e Maria.

Costruire una Foggia accogliente

“Costruiamo una Foggia accogliente, umana, capace di cooperare e pronta ad integrare l’altro.

Il nostro plauso va alla comunità di Sant’Egidio, perché così si costruisce solidarietà nella legalità, ma anche alla parrocchia di Gesù e Maria che rappresenta un segno tangibile del grande cuore di Foggia sempre pronto a tendere la mano a chi ha più bisogno.

Non smettiamo di fare del bene, abituiamoci alle cose positive per costruire insieme una città più bella e ospitale per tutti”. Con queste parole mons. Ferretti ha salutato l’importante iniziativa affinché diventi modello di riferimento per il territorio.

Esempi concreti di azioni positive

L’iniziativa accolta con entusiasmo dall’Arcivescovo Ferretti e dalla comunità di Gesù e Maria è un esempio concreto di come costruire una società più umana e accogliente.

Attraverso azioni positive e modelli di integrazione, Foggia dimostra il suo grande cuore e la sua capacità di cooperare per un futuro migliore per tutti.

(Nota stampa)

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