Il Castello di Manfredonia, ph. Puglia.com

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Manfredonia (Fg), 1 maggio 2023 – Il 1° maggio, in occasione della Festa dei Lavoratori, porte aperte nei luoghi della cultura con il consueto costo del biglietto di accesso.

 

I siti che abitualmente osservano la chiusura settimanale il lunedì o il martedì, quindi, sono in questo caso regolarmente aperti, rinunciando alla chiusura settimanale o, eventualmente, posticipandola.

Il Castello di Manfredonia, ph. Musei.puglia.beniculturali.it
Il Castello di Manfredonia, ph. Musei.puglia.beniculturali.it

 

Sono visitabili il Museo ed il Castello di Manfredonia, il Parco archeologico di Siponto, il Parco archeologico di Canne della Battaglia, il Museo archeologico di Canosa, Castel del Monte, il Castello Svevo di Trani, il Castello Svevo di Bari, Museo archeologico nazionale di Altamura, il Museo Andreassi di Egnazia, il Parco Archeologico di Egnazia ed il Parco archeologico di Monte Sannace.

Il Castello di Manfredonia, ph. Beniculturali.it
Il Castello di Manfredonia, ph. Beniculturali.it

Torna fruibile, anche in occasione del 1° maggio, la Lecce romana: partendo dall’esterno dell’Anfiteatro di piazza Sant’Oronzo, attualmente oggetto di lavori di restauro e adeguamento, sarà possibile visitare dall’interno il Teatro romano di Lecce, alla scoperta della Lupiae di duemila anni fa. Durante le giornate prefestive e festive, le visite guidate speciali gratuite e solo su prenotazione (info e prenotazioni sul portale www.visiteanfiteatrolecce.it) cominceranno alle 9.30 e termineranno in serata (ultimo turno alle 18.30).

 

Il Castello di Manfredonia, ph. Puglia.com
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«L’affluenza registrata a Pasqua e Pasquetta – spiega il Direttore regionale Musei Puglia, il dott. Luca Mercuri – a conferma del forte carattere identitario del patrimonio culturale della Puglia sempre più appetibile al resto d’Italia e non solo, lascia presagire grandi numeri anche per le prossime aperture festive e prefestive. Ringrazio come sempre tutto il personale e in particolare gli addetti all’accoglienza e alla vigilanza dei nostri luoghi della cultura».

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