Pasquale Cataneo ed il progetto della Seconda stazione di Foggia
IC: Seconda stazione, a che punto siamo?
PC: La progettazione definitiva era stata presentata da RFI nel corso di una Conferenza dei Servizi ma prevedeva una Fermata e, solo in un secondo tempo, una Stazione. Come FAST-CONFSAL abbiamo prodotto nostre osservazioni in merito sia ad Rfi che ad altri soggetti istituzionali coinvolti nel procedimento come il Comune, Provincia e l’UTG di Foggia. Successivamente abbiamo posto la questione della previsione di una Fermata e non di una Stazione com’è stata finanziata, in termini formali, sia in Parlamento (nella passata e in questa Legislatura) che al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT). Infine presso il Comitato di Sorveglianza del PON Infrastrutture e Reti 2014-2020 oltre che all’Autorità responsabile del Piano di Sviluppo e Coesione del MIT.
Il Comune di Foggia che ha diversi interlocutori rispetto al passato, sia per la parte amministrativa commissariata che per quella della tecnostruttura, sono stati anch’essi opportunamente informati in ordine alla complessità della questione, con una ricognizione sia normativa che tecnica si è oculatamente pronunciato. Auspichiamo anche un diverso e proattivo ruolo della Provincia di Foggia.
Riteniamo, come FAST-CONFSAL, utilissima la convocazione, in tempi brevi, da parte dell’Amministrazione provinciale di un incontro specifico, per le sue competenze in termini di programmazione di bacino dei trasporti, con la finalità di poter discutere con l’Assemblea dei Sindaci, le parti sociali (datoriali, sindacali) e dei consumatori, anche sulla scorta della delibera C.P. 11/2018, -conclude Cataneo esperto conoscitore delle politiche di sviluppo territoriale, infrastrutture e servizi – e addivenire ad una condivisa visione strategica di un sistema della mobilità, integrato e sostenibile, per passeggeri e merci con la finalità di supportare al meglio lo sviluppo territoriale ed economico, migliorare i servizi per cittadini e imprese foggiane e dell’intera area vasta interessata (Puglia e, in particolare, le province di Avellino, Benevento, Campobasso e Potenza quindi di altre tre regioni).
L’obiettivo successivo dovrà essere poter poi passare, in tempi altrettanto brevi, a discutere con la Regione Puglia per gli aspetti legati al Piano Attuativo 2021-2030 del PRT, per il PNRR, la ZES Puglia-Molise, il C.E.F. 2021-2027 e la programmazione delle risorse ordinarie statali.
Aspettiamo fiduciosi un nuovo corso anche della Provincia di Foggia
IC: Si tratterà di una ‘semplice’ fermata o di una stazione?
PC: Il finanziamento ricevuto per la stazione e non per una fermata dagli iniziali 20 mln€ del 2017 oggi è stato raddoppiato ed è pari a 40 mln€.
Come FAST-CONFSAL in vari ambiti istituzionali, come nel Comitato di Sorveglianza del PON Infrastrutture e Reti e in memorie depositate nella IX^ Commissione Trasporti della Camera dei Deputati per citarne solo due, anche in questi ultimi anni e mesi abbiamo segnalato gli incomprensibili ritardi nella sua realizzazione (la stazione doveva essere in esercizio dal 2° semestre 2022 scheda n. 3 FSC 2014-2020) e i relativi disservizi patiti dagli oltre 4 milioni di utenti dei soli residenti tra Puglia e Basilicata che sono costretti ad impiegare 20 minuti in più con gli Intercity e oltre 11’ con i Freccia a viaggio tra la Puglia/Basilicata e da/per Campania e Lazio.
Come Organizzazione sindacale abbiamo fatto rilevare come sia anche imperscrutabile la pervicacia con la quale si è presentato un progetto in Conferenza dei Servizi, da parte di RFI e Italferr, per una fermata e non per la stazione quando sia il Contratto Istituzionale di Sviluppo Ferroviario:
che il sito di Opencoesione:
prevedono con chiarezza una Stazione!
IC: Ci sono aggiornamenti in tal senso?
PC: I Commissari straordinari del Comune di Foggia hanno espresso con Delibera di COMMISSARIO Nr. 10 del 07/02/2023 “Parere favorevole alla realizzazione della Nuova Fermata AV di Foggia al km 4+000 della Linea Foggia-Potenza (che in questo caso è anche della Foggia-Caserta)” apponendo condizioni e prescrizioni, recependo alcune osservazioni che come FAST-CONFSAL di Puglia e Basilicata abbiamo posto al Comune dauno in merito al progetto definitivo di RFI, presentato in Conferenza dei servizi, come Fermata e non come Stazione.
Lo avevamo già fatto prima e anche dopo della Conferenza dei servizi, in altri contesti istituzionali come il Parlamento e il Comitato di Sorveglianza del PON Infrastrutture e Reti2014-2020
Il Comune quindi, sulla scorta della relazione tecnica elaborata dal servizio Urbanistica-SUE-SUAP, ha disposto le condizioni e prescrizioni, di seguito elencate, su temi ed azioni progettuali per la realizzazione della Stazione AV Foggia-Cervaro non risolti con sufficiente definizione nel progetto definitivo che debbono trovare puntuale riscontro nel progetto esecutivo dell’opera.
1. Collegamento della Fermata AV alla rete sovralocale di completamento dell’Orbitale con l’intersezione sulla S.S.16 (673 Tangenziale ovest di Foggia), seguendo l’ipotesi di viabilità di accesso riportata nello Studio di Prefattibilità redatto dall’Amministrazione comunale di Foggia nel Marzo 2020, che collega agevolmente anche l’Aeroporto “Gino Lisa”, richiamata nella relazione dell’Ufficio Urbanistica figura 5.
2. Realizzazione della Stazione, in luogo della semplice Fermata, per garantire l’intermodalità, nel rispetto della proposta di revisione della rete TEN-T operata dalla Regione Puglia nell’ambito del suo adottato Piano dei Trasporti e degli obiettivi strategici comunitari.
3. Realizzazione di una linea di Bus Rapid Transit con mezzi elettrici che colleghi la Stazione Centrale con la Fermata AV passando per Piazza Cavour attraversando la periferia sud della città”.
Questa determinazione recepisce in parte, quanto segnalato reiteratamente anche a livello regionale (Piano Attuativo 2021-2030 del PRT Regione Puglia) e provinciale (Piano di Bacino dei Trasporti Provincia di Foggia).
La stazione AV di Foggia-Cervaro è il cuore pulsante per la realizzazione dell’HUB multimodale, insieme alla stazione centrale, all’aeroporto Gino Lisa, alla Piattaforma logistica di Incoronata e al Porto alti fondali di Manfredonia connesse con reti ferroviarie e stradali esistenti solo in piccola parte da integrare o ammodernare.
Auspichiamo un diverso e proattivo ruolo della Provincia di Foggia, che pur sollecitato reiteratamente prima delle elezioni del nuovo presidente, non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni, come invece ha fatto concretamente, in questo caso, il Comune di Foggia. Aspettiamo, fiduciosi, una convocazione dal presidente Nobiletti al riguardo di questa ed altre opere infrastrutturali.
IC: Perché stanno ritardando la messa in opera?
PC: La ringrazio perché mi dà l’opportunità di esplicitare, ancora una volta, gli incomprensibile ritardi nelle attività di RFI per la realizzazione di investimenti a Foggia. Un esempio riguarda la Stazione centrale di Foggia i finanziati a) Piano Regolatore Generale (PRG per la velocizzazione di itineraria 60 km/h e adeguamento del modulo a 750 mt per i treni merci) e b) l’ Apparato Centrale a Calcolatori Multistazione (ACCM per migliorare la gestione della circolazione ferroviaria).
Altro elemento in ritardo riguarda la stazione AV, sempre a Foggia, che pur essendo di una bassa complessità tecnico-progettuale, sia dal punto di vista dei costi che dei tempi di realizzazione, molto bassi entrambi soprattutto se confrontati con altre opere similari, fornisce innegabili e rilevantissimi vantaggi per la riduzione dei tempi di percorrenza, per oltre 4,5 milioni di cittadini pugliesi e lucani, e per la realizzazione dell’Hub intermodale.
Ecco un punto di vista sui ritardi che in tutti e tre i casi incidono sulla mancata riduzione dei tempi di percorrenza attuali.
Prendiamo il caso della stazione AV Foggia-Cervaro che è però in città a Foggia.
I ritardi, in questo caso, saranno forse legati al fatto che questa progettualità, proposta dal Comune di Foggia con una mia mozione (all’epoca ero consigliere comunale e provinciale) divenuta delibera del Consiglio comunale n. 13/2017 e condivisa con la delibera n. 11/2018 dal Consiglio provinciale dauno, costa poco ed è stata la risposta alla beffa, tentata con la riattivazione del cd. “baffo” con la Delibera n. 2509/2011 della Giunta regionale di Puglia. Tale opera, inizialmente prevista solo per le merci e poi utilizzata anche per i treni passeggeri, si poneva in tal modo di bypassare Foggia.
E invece Comune e Provincia di Foggia, accomunati, proposero con le due delibere l’Hub intermodale con “cuore” la stazione AV come ben più valida, proficua e attuabile alternativa!
Una breve analisi sulla rilevante valenza economica e temporale della Stazione AV.
La linea ferroviaria AV/AC Napoli-Bari costerà non meno di 7.700 mln€. Con il completamento dell’opera ci sarà un risparmio rispetto agli attuali tempi di percorrenza di: –1 h (60 minuti) (A) tra Roma e Bari e – 2 h (120 minuti) (B) con tra Napoli e Bari con collegamento diretto che oggi non c’è!
Tempi tra sottoscrizione CIS ferroviario e completamento opera: oltre quindici anni.
Quindi per ogni minuto risparmiato, completando l’opera, si spenderanno oltre 128 mln€ se si considera la riduzione tra Roma e Bari (A) e oltre 64 mln€ per la riduzione tra Napoli e Bari (B).
A Foggia con la stazione AV in esercizio, per ogni viaggio, gli utenti dei treni AV, risparmieranno oltre 10 minuti, e oltre 15’ gli utenti degli Intercity sugli attuali tempi.
RISULTATO CONFRONTO VALENZA ECONOMICA STAZIONE AV FOGGIA- CERVARO RISPETTO INTERA OPERA
PER LA REALIZZAZIONE DELLA STAZIONE AV (40 mln€), SI SPENDERA’ lo 0,52% dei 7.700 mln€ CONSEGUENDO:
LA RIDUZIONE DI 1/6 DI (A) per i treni AV e 1/4 (A) per i treni IC tra Roma e Bari (A= 60 min.)!
Inoltre, per i collegamenti Puglia-Campania, si otterrà
LA RIDUZIONE DI 1/12 DI (B) per i treni AV e 1/8 (B) per i treni IC tra Napoli e Bari (B=120 min.)!
Il tempo perso finora dalla mancata realizzazione della Stazione AV a Foggia
Un esempio è rappresentato dai tempi di viaggio del treno diretto (Intercity) tra Napoli e Bari.
Era già stato pubblicizzato nel 2020. Da qualche giorno è ritornato nelle cronache e dovrebbe essere previsto con il nuovo cambio orario estivo dell’11 giugno, ma l’Intercity, a quanto sembra, dovrebbe impiegare tra le 4 ore e le 4 ore e 10 minuti: cioè lo stesso tempo che impiegano le Frecce per andare da Bari a Roma.
Se fosse stata in esercizio la stazione AV di Foggia, come previsto dalla scheda n. 3 del F.S.C. 2014-2020, dal 2° semestre 2022 i tempi indicati sarebbero stati inferiori di oltre 15 minuti per l’IC Bari-Foggia-Napoli e di oltre 11’ per gli AV Bari-Foggia-Roma.
Per tali motivi oggi appaiono, INGIUSTICABILI a mio modesto avviso, i ritardi che stanno producendo innegabili riverberi negativi, patiti quotidianamente da milioni di cittadini pugliesi e lucani e dai sistemi produttivi, a causa della inadeguata accessibilità, coesione ed attrattività territoriale in questa modalità fruibile nel resto del Paese.
E chi ci sta rimettendo non solo i cittadini di Foggia ma anche il resto delle provincie pugliesi e lucane, quindi di oltre 4,5 milioni di cittadini pugliesi e lucani che sono costretti, per i ritardi nella realizzazione della stazione AV a Foggia, a dover impiegare più tempo nei singoli viaggi per raggiungere le destinazioni previste.
IC: Riflessioni personali sull’utilità di un’opera simile per la Capitanata.
PC: La realizzazione della stazione AV insieme agli interventi di sistema correlati e agli investimenti previsti nella stazione centrale rappresentano il cuore pulsante per la realizzazione dell’HUB multimodale che, attraverso le connessioni ferroviarie e stradali, con l’aeroporto Gino Lisa, la piattaforma logistica ASI di Incoronata e il porto alti fondali di Manfredonia, rafforza il ruolo di nodo logistico e polo urbano di Foggia nella mobilità sostenibile per passeggeri e merci nella Rete TEN-T.
Grazie all’estensione del Corridoio Baltico-Adriatico da Ancona fino in Puglia, dalla FAST-CONFSAL da sempre sostenuta insieme a Stazione AV e Aeroporto Gino Lisa, il Capoluogo dauno risulta essere l’unico crocevia di ben due Corridoi della Rete TEN-T sulla dorsale adriatica.
IC: Come vede il futuro del capoluogo dauno in questo settore?
PC: Si potrà finalmente dare attuazione ad indirizzi, previsti da anni e tuttora vigenti, dalle programmazioni sia a livello istituzionale UE che nazionale e regionali del nostro Paese ma anche del Comune di Foggia, a partire dalla delibera n. 13/2017, con costi e tempi molto contenuti rispetto ad altre similari progettualità.
Per Foggia e l’intera Capitanata l’essere un’area cerniera tra Tirreno e Adriatico e tra Mezzogiorno e resto del Paese darà rilevante impulso con l’Hub multimodale (ferro-aereo-nave-gomma) allo sviluppo socio-economico territoriale e sosterrà il rilancio e la crescita di una area vasta, in ritardo di sviluppo, che coinvolge ben 4 regioni (Basilicata, Campania, Molise e Puglia) migliorandone accessibilità, coesione sociale e competitività dei sistemi produttivi.
Ciò che sta accadendo, in termini di maggiore accessibilità al trasporto aereo per l’intera area vasta che riguarda almeno tre regioni (di cui Basilicata e Molise senza strutture aeroportuali) e ben sei province, con l’allungamento della pista e la riattivazione dei voi aerei dall’aeroporto Gino Lisa sarà ulteriormente rafforzata con la stazione AV e con la sua connessione, in prospettiva, con la rete ferroviaria.
Federazione Autonoma dei Sindacati dei Trasporti, Segreteria regionale Puglia e Basilicata
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