InsideCapitanata.it, Foggia, 12 giugno 2023 – Sono ormai un po’ di giorni che i versi di Pasquale Oda “illuminano” i tre archi di Via Arpi: “Temo che t’amo io solo… che resto per quel che ancora non accade”.
“Temo che t’amo/Io solo/Che resto/Per quel che/ Non ancora/Accade”. Sono i versi di Pasquale Oda, presidente del collettivo Mediante, che spiccano già da diversi giorni sull’arco centrale di via Arpi.
Un’iniziativa che ha accompagnato, con importanti spunti di riflessione, la settimana de “La Città che vorrei” organizzata dall’Università di Foggia e terminata lo scorso 28 maggio.
Tanti cittadini foggiani, rimasti piacevolmente colpiti dall’opera presente nel centro storico, stanno condividendo diverse foto sui social. Un modo positivo e originale di mettere al centro la cultura in città.
L’iniziativa: “La Città che vorrei”
L’Università di Foggia è impegnata da anni nel cercare di arginare la ‘coltura’ criminale attraverso le proprie attività formative e culturali di terza missione. Con Il progetto “La città che vorrei – una bussola per la legalità – le arti e il pensiero per arginare la violenza in Capitanata” – FRI 2023 si è inteso definire un percorso che renda sistematici gli interventi e consolidate le interrelazioni con il tessuto sociale e istituzionale cittadino.
Per questo primo anno, l’Università ha inteso collocare l’intervento su Via Arpi, arteria storica della città di Foggia, dalla quale avviare uno sforzo collettivo di rigenerazione, attraverso la cultura, che dovrà interessare anche le periferie urbane.
Le iniziative sono state le più varie, concertate dall’Università di Foggia, unitamente ad un amplissimo partenariato.
Sono state inaugurate martedì 23 maggio, in occasione della triste ricorrenza della strage di Capaci, con una settimana intensa con numerose iniziative artistiche e culturali, culminate sabato 27, dalle ore 19,00, con la “Notte bianca della legalità”, in cui tutti i contenitori culturali di Via Arpi sono rimasti aperti al pubblico, fino al concerto dell’alba del 28 maggio a cura dell’Orchestra Young del Conservatorio U. Giordano presso l’Auditorium di Piazza Nigri.
Foggia è un territorio che ripone le proprie speranze nelle giovani generazioni di studentesse e studenti, i veri protagonisti di questa proposta progettuale che ha inteso utilizzare tutte le iniziative in programma con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di conoscenze utili alla lettura critica del fenomeno mafioso a partire dalla promozione della cultura dei diritti, della partecipazione attiva e della responsabilità sociale, sollecitando una presa di coscienza rispetto agli immaginari culturali che incoraggiano o contrastano fenomeni di illegalità e violenza per costruire la città del domani, “La città che vorrei”.
“La città che vorrei / 23-28 maggio 2023
ITALIA
Metafore della riflessione
Pasquale Oda / 2023
Collettivo Mediante
testo azzurro ossigeno
cm 300×230
un vecchio appunto
che riletto oggi è ancora vivo,
è il testo di un cittadino stanco
che comunque non potrà mai dire
alla propria terra, ti odio
e infatti continua a dirgli ti amo
anche un pensiero critico
nel momento in cui si fa cosa
supera la sua provocazione
divenendo progetto
anche provocazione
per continuare a sognare
la città che vorrei
Università di Foggia / Associazione Giovanni Panunzio – Eguaglianza Legalità Diritti / AVL”.