Foggia, 5 maggio 2023 – Si riporta di seguito la nota diffusa dal “Coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la rinascita della città di Foggia”:
Considerate le domande dei cittadini e le richieste di intervento sulle questioni cruciali per la città capoluogo, ed essendo rimaste inevase le precedenti richieste di audizione indirizzate a S.E. il Prefetto ed ai Commissari Straordinari al Comune di Foggia, su alcune problematiche ormai indifferibili, il “Coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la rinascita della città di Foggia” insiste nella richiesta di audizione ed indica alcuni temi e luoghi sui quali ritiene necessari pronti e decisi interventi per permettere maggiore sicurezza ai cittadini e vivibilità civile della città, senza attendere l’espletamento delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale, commissariato per “infiltrazioni mafiose” circa due anni fa.
Nel dare atto dell’impegno organizzativo messo in atto dal Prefetto sui temi della legalità e della civile convivenza nei quartieri denominati “Ferrovia” e “Centro storico”, appaiono tuttavia insufficienti e non decisivi gli interventi portati a termine finora. Anche i quartieri più popolosi delle periferie della città, come “Candelaro”, “CEP”, “Rione Martucci” abbisognano di maggiore presenza di chi deve garantire sicurezza ai cittadini. Anche l’isola pedonale non è immune da fenomeni di trasgressione delle leggi e di pericolo per l’incolumità dei cittadini, come riportato dai mass media quasi quotidianamente. La cronaca mostra con impressionante frequenza furti di auto, furti in appartamenti e garage, “spaccate” in attività commerciali, danneggiamenti anche agli edifici pubblici, agguati, minacce e aggressioni, rapine e scippi, che si aggiungono ma non rientrano nelle statistiche perché non denunciati per rassegnazione o sfiducia nelle istituzioni. E non si tratta di casi sporadici.
Così non c’è futuro, c’è solo fame! Fame di lavoro, fame di giustizia, fame di legalità, e per tanti fame di cibo, perché non hanno un pasto da mettere in tavola.
Le elezioni amministrative sono alle porte e già si possono ipotizzare nuovi terreni di coltura per le antiche pratiche di distribuzione di promesse, posti di lavoro ed altro, nella tollerata consuetudine, poche volte denunciata, dello scambio di voti e di favori elettorali.
Resta penalizzante per la città e per i giovani la mancanza di serie occasioni di lavoro, contrattualmente regolate, la mancanza di alloggi popolari, le difficoltà dell’assistenza sanitaria territoriale, il disinteresse verso i più deboli e i vecchi, la carenza di spazi di aggregazione sociale, le povertà ed i diversi tipi di disagio, le mancate occasioni di ascolto, il rifiuto del confronto e della partecipazione, e tutto in una miscela di rabbia che acutizza la violenza latente sotto il segno delle ingiustizie patite, reali o presunte.
A ciò si aggiunga per sovraccarico il malfunzionamento organizzativo della Pubblica Amministrazione, troppo spesso autoreferenziale e spesso totalmente assente dal panorama visivo dei cittadini, tranne per i disservizi.
Il “Coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la rinascita della città di Foggia” offre una sponda di ascolto ai cittadini, alle associazioni ed ai comitati che in esso convergono, evidenziando e denunciando le difficoltà e i problemi esistenti. Ma non basta, non può bastare.
Occorre l’intervento diretto e programmato delle Autorità istituzionali, che parta dall’organizzazione di presenze fisiche costanti ed efficaci sul territorio, in cui i cittadini possano avvertire, toccare con mano, la cura che le Istituzioni hanno verso di loro.
Una parte importante deve sostenere anche la Polizia locale, per cui non possono valere le pluriennali carenze di organico, come anche per gli altri Corpi dello Stato. Si faccia ciò che occorre e si faccia con l’urgenza dovuta alle necessità dei cittadini e della stessa amministrazione pubblica.
Un altro problema irrisolto sono i cantieri aperti e mai chiusi, le autorizzazioni date che producono solo recinzioni di aree, palazzi e strade, senza completamento di opere. Occorrerebbe un maggiore controllo ed una chiara definizione delle responsabilità. Per tutti valga l’esempio dei cosiddetti Campi Diomedei, di cui questo Coordinamento si è occupato nell’interesse dei cittadini, senza ottenere alcuna chiarificazione: basta recarsi sul posto per rendersene conto.
Una delegazione del “Coordinamento” eventualmente convocata potrà esplicitare i segni percepiti dell’imbarbarimento della civile convivenza da parte dei cittadini, al centro come nelle periferie, come riportato da fonti di stampa.
In attesa di un cortese riscontro e confidando nella volontà di ascolto per apportare soluzioni concrete a quanto qui esposto per accenni, si inviano i più distinti saluti.
Il Presidente
Walter Antonio Mancini