Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo – Immagine digitale d'archivio esemplificativa, non direttamente correlata all'evento descritto.

InsideCapitanata.it, Foggia, 2 aprile 2025 – Il 2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, risuona con le voci di mamme coraggiose, guerriere silenziose che ogni giorno affrontano sfide immense. Le loro storie, diverse ma unite da un filo comune, dipingono un quadro autentico e toccante della realtà dell’autismo.

 

“Marco (nome di fantasia) ha 10 anni e il suo mondo è fatto di routine e silenzi”, racconta Anna (nome di fantasia), “ogni cambiamento è una tempesta, ogni rumore un’onda anomala. Ma dietro quella corazza c’è un bambino meraviglioso, con un cuore immenso”.

 

“La diagnosi è stata un fulmine a ciel sereno”, confida Laura (nome di fantasia), mamma di Luca (nome di fantasia), 15 anni. “Mi sentivo sola, persa. Ma poi ho trovato altre mamme, una comunità di cuori che battono all’unisono. Insieme, siamo più forti”.

Prof.ssa Giulia Rita D’Onofrio, ph. Facebook ufficiale

 

Le difficoltà quotidiane sono molteplici: la comunicazione, spesso un labirinto di incomprensioni; le crisi sensoriali, tempeste improvvise che sconvolgono l’equilibrio familiare; l’inclusione sociale, un traguardo ancora lontano.

 

 

“Vorrei solo che il mondo capisse che mio figlio non è ‘strano’, è solo diverso”, dice con voce rotta dall’emozione Silvia (nome di fantasia), mamma di Matteo (nome di fantasia), 12 anni. “Ha un modo unico di vedere il mondo, e quel mondo è meraviglioso”.

 

Le mamme chiedono a gran voce interventi territoriali più efficaci: diagnosi precoci, terapie personalizzate, centri diurni accoglienti, scuole inclusive. Ma soprattutto, chiedono una società più consapevole, capace di abbattere i muri del pregiudizio e costruire ponti di comprensione.

Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo – Immagine digitale d’archivio esemplificativa, non direttamente correlata all’evento descritto.

 

“Non vogliamo pietà, vogliamo rispetto”, afferma con determinazione Elena (nome di fantasia), mamma di Davide (nome di fantasia), 18 anni. “I nostri figli hanno diritto a una vita piena, a un futuro di opportunità. Non ci arrenderemo finché non avremo ottenuto ciò che meritano”.

 

Le loro voci, forti e commoventi, ci invitano a guardare oltre gli stereotipi, a riconoscere la bellezza della diversità, a costruire insieme un futuro in cui ogni persona, con le sue unicità, possa trovare il suo posto nel mondo.

 

A cura di Giulia Rita D’Onofrio

 

Cenni biografici

 

 

 

 

Giulia Rita D’Onofrio, originaria di Manfredonia, è un’insegnante con due lauree: una in lettere classiche e l’altra in Scienze Pedagogiche, entrambe con il massimo dei voti. Ha una vasta esperienza nel giornalismo, avendo condotto programmi su radio e TV locali, e ha collaborato con diverse testate giornalistiche. Inoltre, ha curato Uffici Stampa per il Manfredonia Calcio e il Premio di Cultura Re Manfredi. È impegnata nel volontariato, gestendo corsi di alfabetizzazione per stranieri e promuovendo l’integrazione. La sua passione per la politica è alimentata dall’impegno a migliorare la comunità locale e dal desiderio di contribuire concretamente al benessere sociale. Presto, desidera anche realizzare un libro di poesie.PubblicitàPubblicità

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